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22/09/2025 ore 12.46
Attualità

Sodano (Fondazione RaGi) scrive ai candidati presidente: «Sulla cura delle demenze urge un impegno concreto»

La fondatrice di CasaPaese in una lettera aperta a Occhiuto, Tridico e Toscano rimarca la necessità di attenzione verso chi soffre di Alzheimer: «In Calabria migliaia di famiglie vivono isolate e senza sostegni adeguati»

di Redazione Attualità

Un appello ai tre candidati alla Presidenza della Regione Calabria, nel mese dedicato alla demenza, da parte di chi di questa condizione che colpisce decine di migliaia di calabresi si occupa ormai da anni, con amore e dedizione. Elena Sodano, presidente della Fondazione RaGi e fondatrice di CasaPaese, ha scritto una lettera aperta a Occhiuto, Tridico e Toscano con l’obiettivo di accendere i riflettori sulle demenze e di chiedere un contributo concreto alle istituzioni. Di seguito il testo completo.

La lettera aperta di Elena Sodano a Occhiuto, Tridico e Toscano

«Amore non come parola, ma come scelta di responsabilità.

Amare non significa commuoversi per un attimo o usare parole di circostanza.
Amore non significa strumentalizzare la sofferenza per tornaconti personali.

L’amore, quello autentico, è servizio, disciplina, capacità di trasformare le difficoltà in azione concreta.
È visione d’impresa sociale, capace di costruire risultati e lasciare segni duraturi.
Chi ama non spreca energie nelle banalità, ma sceglie di fare bene, fino in fondo.
Lavorando onestamente

Oggi, nel mese dedicato alla demenza, mi rivolgo a voi, candidati alla Presidenza della Regione Calabria, Occhiuto, Toscano e Tridico.
La vostra scelta non può essere tra opportunità o convenienze politiche.
La vera scelta da compiere è tra amore e opportunismo.
L’amore è responsabilità verso le persone, l’opportunismo è restare fermi a parole vuote che non cambiano la vita di nessuno.

La Fondazione RaGi Centri Demenze Calabria, da anni testimonia con i fatti cosa significhi scegliere l’amore come servizio e impresa sociale.
Con la residenza CasaPaese, con i Centri Diurni, con i servizi domiciliari e con progetti che hanno fatto scuola a livello nazionale, abbiamo dimostrato che la demenza non è solo una questione sanitaria, ma un fatto sociale, culturale, territoriale, relazionale.
E di questo la prossima giunta regionale non può non tenerne conto se vuole migliorare il suo budget di spesa.
La nostra Rivoluzione Gentile, ci ha fatto spesso stare da soli e camminare con fatica.

Ma con la forza della dignità e della professionalità abbiamo scelto di lavorare con serietà, di costruire, di fare bene, senza accontentarci di slogan.

E i risultati raggiunti parlano chiaro: con la politica della CasaPaese, che nel 2026 vedrà la luce in altri comuni calabresi, abbiamo contribuito al ripopolamento dei borghi, creato posti di lavoro, avviato un vero turismo solidale, termine che in Calabria era rimasto solo parole. Abbiamo dato visibilità e concretezza a un riscatto sociale autentico e radicato, riconosciuto a livello nazionale da numerosi media che continuano a raccontare la nostra filosofia globale di cura.

Oggi rappresentiamo la voce di oltre 50.000 persone con demenza in Calabria e di più di 800.000 famiglie che vivono ancora isolate, senza sostegni adeguati.
A loro non servono promesse, servono scelte.

Eppure, in questi giorni, vediamo il contrario: divisioni, contrapposizioni, calcoli di parte.
Nessuna responsabilità. Nessuna messa in discussione.

Ma sulla salute delle persone non possono esserci steccati politici né strategie di consenso. La salute e la buona cura deve unire, non dividere.

Per questo vi chiediamo: siete pronti a scegliere l’amore come responsabilità, come servizio, come impresa capace di costruire futuro?
Oppure continuerete a fare della cura delle fragilità un terreno di opportunismo e promesse non mantenute?

Noi abbiamo già scelto. Abbiamo scelto l’amore, inteso come impegno concreto e capacità di fare bene verso i calabresi.
Ora tocca a voi.


Elena Sodano, presidente
Fondazione RaGi»