Una nessuna centomila, Celeste Costatino: «Tracciamo percorsi di autonomia per donne che si liberano dalla violenza»
La vicepresidente nazionale, ospite negli studi del Reggino.it, racconta le progettualità della fondazione e l'esperienza avviata ad Arghillà, complessa periferia di Reggio Calabria
«Fiorella Mannoia chiamò Giulia Minoli, Lella Palladino e me per fare da consulenti e individuare i centri antiviolenza ai quali destinare i fondi del concerto evento a Campovolo del 2022. Furono finanziati sette centri, ad eccezione di Latina, tutti del Sud Italia. Tra questi anche il centro Angela Morabito di Reggio Calabria, beneficiario di 200 mila euro da investire nella Locride che risultava ancora isolata, sprovvista di un presidio per le donne. Fu, infatti, inaugurato lo sportello ad Ardore marina. Un'esperienza che continua ad andare avanti. Siamo molto contente di aver potuto contribuire a istituire un presidio anche in questo territorio».
Celeste Costantino, reggina ormai residente a Roma, attivista, specializzata in Mediazione Culturale, già deputata, ospite della nuova puntata A tu per tu presso gli studi del Reggino.it. Così racconta la nascita della fondazione Una Nessuna Centomila di cui oggi è vicepresidente nazionale. Le tematiche di genere hanno attraversato e attraversano il suo impegno adesso profuso anche attraverso la fondazione Una Nessuna Centomila, nata sulla scia del concerto che nel 2022 ha visto sul palcoscenico allestito a Campovolo sette straordinarie artiste: Fiorella Mannoia, presidente onoraria della fondazione, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa, Emma Marrone e Alessandra Amoroso e Giorgia. L'incasso di quel concerto fu devoluto a centri antiviolenza allo scopo di dare un contributo concreto al contrasto alla violenza sulle donne.
Una Nessuna Centomila ad Arghillà
Le attività della fondazione Una Nessuna Centomila stanno mettendo radici anche in un'altra zona del nostro territorio. Ci sono state di recente delle giornate di formazione proprio sull'educazione all'affettività.
Parliamo di Arghillà, complessa zona periferica della città di Reggio Calabria. Qui la fondazione ha messo a disposizione la sua esperienza in vista dell'apertura di uno sportello antiviolenza.
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