Villapiana riceve le "Spighe Verdi": un riconoscimento nazionale per lo sviluppo rurale sostenibile
Un'onorificenza che premia l'eccellenza nella valorizzazione del paesaggio e nella promozione di pratiche agricole responsabili. Joseph Guida e Angelo Scardini hanno ritirato la Bandiera a Roma, simbolo di un impegno costante per un'agricoltura rispettosa dell'ambiente e in linea con le sfide dell'Agenda 2030
Un nuovo e significativo traguardo per il Comune di Villapiana che si fregia del prestigioso riconoscimento Spighe Verdi, il programma dedicato allo sviluppo rurale sostenibile. La cerimonia di consegna della Bandiera, simbolo di Spighe Verdi si è tenuta a Roma presso la sede del CNR dove il Presidente del Consiglio comunale della cittadina jonica, Joseph Guida, e il delegato alla Cultura, Angelo Scardini, hanno ritirato l'ambito premio.
Il riconoscimento Spighe Verdi viene conferito ai Comuni che dimostrano un impegno concreto nella valorizzazione e nell'investimento sul proprio patrimonio rurale, promuovendo al contempo buone pratiche ambientali. Il successo di questo programma risiede nella sinergia tra l'Amministrazione comunale, gli agricoltori e la comunità locale, creando un modello flessibile e adattabile per l'adozione di pratiche virtuose in diversi contesti territoriali.
Il programma Spighe Verdi pone l'accento sul ruolo cruciale dell'agricoltura nella difesa del paesaggio, nella tutela della biodiversità e nella produzione di alimenti di qualità. Per ottenere la certificazione e il marchio Spiga Verde i Comuni devono attenersi a un rigoroso protocollo che prevede il rispetto di criteri specifici in diverse aree tematiche tra cui la gestione dell'acqua, l'energia, le pratiche agricole, la gestione dei rifiuti, l'assetto urbanistico e la tutela del paesaggio. La visione della FEE (Foundation for Environmental Education) è quella di un mondo sostenibile in cui l'educazione sia il motore di un cambiamento positivo per tutti.
L'Agenda 2030 delle Nazioni Unite stabilisce obiettivi ambiziosi, tra cui il raddoppio dell'attuale produttività agricola ma con l'imperativo di applicare sistemi di produzione alimentare sostenibile. Ciò implica l'adozione di pratiche agricole resilienti in grado di preservare gli ecosistemi, rafforzare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici estremi (come siccità e alluvioni) e migliorare progressivamente la qualità del suolo.
I prossimi anni saranno determinanti per mitigare l'impatto dell'agricoltura sui territori promuovendo quelle pratiche che consentono di ottenere prodotti di eccellente qualità senza gravare sugli ecosistemi. Non ci sarà più spazio per un'agricoltura incentrata unicamente sulla massimizzazione del profitto a discapito dell'ambiente. Saranno invece premiati quei meccanismi in grado di orientare alla sua tutela a beneficio delle comunità locali.