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09/04/2025 ore 16.49
Attualità

Vinitaly, Calabria: un territorio diVino. Gallo: «Evento da record»

VIDEO | Boom di presenze nel padiglione 12 di Veronafiere. La regione è riuscita a distinguersi brillando da ogni punto di vista. Assoluta soddisfazione dell’assessore regionale e della direttrice generale Arsac, Fulvia Caligiuri: «L’eccellenza di un territorio ricco di biodiversità»

di Francesca Lagoteta

Ultimo giorno a Verona per il Vinitaly, è tempo di bilanci. La Calabria è riuscita a conquistare la scena con un ruolo di primo piano nel corso della più importante fiera internazionale del vino, distinguendosi e brillando da ogni punto di vista. Un viaggio tra innovazione e tradizione che lascia il segno nel cuore scaligero.

Gallo: «È stato il Vinitaly dei record»

Delinea un prospetto assolutamente positivo l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo: «È stato il Vinitaly dei record per la nostra regione – dice –. Abbiamo occupato quasi 2000mq di spazio; abbiamo battuto il record delle aziende presenti al nostro stand: oltre 90, compreso il settore degli amari e degli spiriti del quale noi siamo leader a livello nazionale. Abbiamo battuto il record di presenze e di contatti e, credo, anche di contratti chiusi in questi giorni, a dispetto dei dazi imposti dal presidente Usa Trump. La nostra è una regione – conclude – che deve riscattarsi attraverso le proprie unicità, tipicità e potenzialità. E tra le potenzialità, il settore agricolo primario, con l’agroalimentare e la tradizione (che deve essere naturalmente coniugata all’innovazione) può essere naturalmente un valido strumento da utilizzare».

Caligiuri: «L’eccellenza di un territorio ricco di biodiversità»

Soddisfatta anche la direttrice generale Arsac, Fulvia Caligiuri: «Sono stati giorni frenetici ma siamo contentissimi. Abbiamo investito tanto in termini di spazi, eventi, esperienze da offrire ai visitatori, ma la soddisfazione dei produttori ci restituisce l’orgoglio di aver fatto un buon lavoro«.
E sull’enoturismo, di cui si è spesso parlato nei talk di approfondimento di questi giorni, aggiunge: «Ormai quasi tutte le cantine (oltre il 60%) hanno sviluppato all’interno delle proprie realtà le regole dell’accoglienza turistica. Cresce sempre di più la consapevolezza relativa all’eccellenza della nostra produzione, figlia di un territorio ricco di qualità e biodiversità. È assolutamente più che giusto che venga scoperto e apprezzato, unitamente ai prodotti della nostra terra».