Voucher caro scuola, dopo cinque mesi le famiglie calabresi attendono ancora le graduatorie
Tempi lunghi per l’erogazione del bonus pensato per sostenere gli studenti di scuola superiore appartenenti a nuclei familiari a basso reddito, nell’acquisto di libri e di materiale didattico
La misura doveva servire per sostenere le famiglie a basso reddito nell’acquisto dei libri e del materiale didattico. Rischia invece di trasformarsi in una mancia di Natale o, peggio, in un contributo per il prossimo carnevale. Perché l'iter burocratico di valutazione delle domande inviate alla Regione per l’erogazione del voucher Caro Scuola è ancora in alto mare. Il bando è scaduto lo scorso 6 giugno. Ma dopo cinque mesi non si hanno notizie sulle tempistiche di pubblicazione della graduatoria, né su quelle di pagamento.
Occhiuto chiederà chiarimenti
Si tratta di 500 euro una tantum, finanziati con risorse del Fondo Sociale Europeo, destinati agli studenti che nell’anno scolastico 2023/2024, hanno frequentato un istituto di secondo grado nel sistema di istruzione pubblico calabrese, le cui famiglie presentino un Isee non superiore a 15.748,78 euro. Nella prima edizione del bando le cose erano andate un po’ meglio, con l’elenco dei beneficiari reso noto a metà settembre e le somme trasferite a metà ottobre. Il presidente Roberto Occhiuto chiederà chiarimenti agli uffici preposti: «Quando mi sono dimesso ho detto che una delle ragioni per cui andavo a nuove elezioni è perché vedevo una deresponsabilizzazione della struttura burocratica. Qualcuno forse pensava che io fossi un ex presidente. Molti si sono rimesse a lavorare di buona lena prima delle elezioni, in alcuni settori questo non è accaduto. Vedremo nelle prossime settimane di costruire una organizzazione più efficiente».
Procedure complesse
C’è tuttavia da sottolineare come le procedure di controllo delle pratiche siano particolarmente complesse; non vi sono dati ufficiali, ma si stima che siano circa 19mila le istanze presentate. La mole di lavoro è quindi piuttosto impegnativa. Otto milioni di euro il plafond messo a disposizione dalla Regione per questa annualità. Il malcontento corre sul filo dei social dove gli aspiranti beneficiari hanno anche costituito un gruppo per lo scambio di informazioni. L’auspicio è quello che presto possano giungere novità positive.