Riportare allegria e vita nel cuore dell’area grecanica, l’esperienza di Korì a Condofuri
VIDEO | Dagli studi de Il Reggino il racconto di un gruppo di ragazzi che ha scelto di restare e investire nel proprio territorio, portando nuova linfa in una zona soggetta a spopolamento con eventi, tradizioni e voglia di futuro
di Silvio Cacciatore
L’anima autentica della Calabria vive nei suoi borghi, nella sua storia e, soprattutto, nei suoi giovani. Oggi il racconto parte da Condofuri, nel cuore dell’area grecanica, dove abbiamo raccolto un’esperienza di comunità, identità e rinascita. Ospite di A tu per tu, dagli studi de ilReggino.it, Maria Grazia Altomonte, una delle anime del Comitato Korì, un gruppo di ragazzi che ha scelto di restare e di investire sul proprio territorio, credendo nella forza dell’aggregazione e nella bellezza di costruire insieme.
Un nome che è già un programma
«Korì è un termine greco che significa festa», racconta Maria Grazia Altomonte. E proprio la festa è stata il primo strumento con cui questi giovani hanno deciso di dare nuova vita a Condofuri. «Siamo una ventina di ragazzi tra i 20 e i 30 anni, tutti originari del paese. Abbiamo scelto questo nome perché la nostra missione era chiara: riportare allegria, coinvolgere tutte le fasce d’età, dare un motivo per tornare a riempire le strade e le piazze».
Il comitato è nato ufficialmente nel giugno del 2022 e, da allora, ha dato vita a eventi che hanno ridato fiato e colore a una comunità che, soprattutto dopo il Covid, sembrava aver perso la sua vitalità. Eventi per bambini, feste culturali, appuntamenti con la musica e con la tradizione. Ma non solo. Il loro impegno ha riportato attenzione su un borgo che, troppo spesso, rischia di essere dimenticato.
Difficoltà e soddisfazioni di un'associazione giovane
Come ogni iniziativa nata dal basso, il percorso non è stato semplice. «Ci siamo trovati di fronte a mille difficoltà organizzative. Mettere d’accordo tante teste non è facile, e spesso l’entusiasmo si scontra con la realtà dei fatti. Ma abbiamo sempre creduto che insieme potessimo superare ogni ostacolo». Il vero motore del comitato è la determinazione dei ragazzi, la volontà di fare squadra per un obiettivo comune.
Tra i momenti più importanti, Altomonte ricorda con emozione la festa con i Gemelli Diversi, evento che ha riportato un’ondata di energia in tutto il paese: «Non ci aspettavamo così tanta gente. Vedere la piazza piena, persone che tornavano a Condofuri per partecipare, cittadini e visitatori uniti dalla voglia di stare insieme... è stato qualcosa di incredibile».
Valorizzare il territorio guardando al futuro
Condofuri e l’area grecanica sono un patrimonio inestimabile, una terra che conserva ancora intatta la sua anima antica. «Abbiamo un territorio che ha una storia unica. Non possiamo permettere che si perda. Per questo abbiamo scelto un nome greco, per riagganciarci alle nostre radici e dare un segnale forte di appartenenza». L’area grecanica, con i suoi borghi come Gallicianò e Amendolea, o Condofuri Centro, rappresenta un simbolo di identità e autenticità. I ragazzi del comitato hanno compreso che il modo migliore per far sopravvivere questa eredità è rinnovarla, renderla accessibile e coinvolgente per le nuove generazioni.
L'idea, infatti, non è solo quella di organizzare eventi, ma di strutturare un percorso che possa durare nel tempo. Korì non è solo festa, è anche rinascita. E i progetti per il futuro sono tanti: dalla valorizzazione dei prodotti tipici alla creazione di nuovi appuntamenti culturali e sociali.
Restare è una scelta, non un ripiego
Molti giovani scelgono di partire, altri di restare. Due scelte diverse, entrambe legittime. Ma chi rimane lo fa per un atto di amore e di coraggio. «Noi stessi, all’inizio, pensavamo di dover andare via. Io stessa ero convinta che il mio futuro fosse altrove. Poi ho capito che il problema non era il paese, ma la mancanza di iniziativa. Se nessuno si mette in gioco, niente cambierà mai».
La loro esperienza dimostra che si può fare qualcosa di grande anche partendo da un piccolo borgo. «Abbiamo dimostrato che se ci si mette insieme, si può creare qualcosa di incredibile. I nostri eventi hanno riportato in paese persone che non vedevamo da anni. Questo è il nostro successo più grande».
L'importanza di fare rete
Uno degli aspetti più significativi dell’esperienza del Comitato Korì è l’importanza della collaborazione tra persone e generazioni diverse. «Non ci siamo fermati a Condofuri, ma abbiamo coinvolto anche i borghi vicini. La festa del vino, ad esempio, è stata un successo incredibile, e ha dimostrato quanto sia importante lavorare insieme».
L’area grecanica è un mosaico di culture, tradizioni e storie da raccontare. Ed è proprio attraverso la riscoperta delle sue radici che il futuro può diventare più solido. «Abbiamo perso per troppo tempo la consapevolezza di quanto sia speciale questa terra. Il nostro obiettivo è proprio questo: ricordarlo a tutti, soprattutto ai giovani».
Un messaggio per il futuro
Alla fine di questa chiacchierata, il messaggio che emerge è chiaro. Restare non significa accontentarsi, ma avere il coraggio di credere nelle proprie radici e di costruire qualcosa di nuovo. Korì è festa, ma è anche speranza.
I ragazzi di Condofuri ci insegnano che non serve essere in una grande città per realizzare qualcosa di importante. Serve solo la volontà di fare, di condividere e di credere nel proprio territorio. Perché quando si accende una luce, diventa più facile vedere la strada da percorrere.