Una calabrese tra le donne insignite del Premio Marisa Bellisario alla presenza di Mattarella: a Eliana Mangiardi la Mela d’Oro
Il premio, istituito nel 1989, è un riconoscimento alle figure femminili che si sono distinte per innovazione e professionalità. Quest’anno è andato anche a una giovanissima vibonese
Figura anche la calabrese Eliana Mangiardi tra le donne sono state insignite con il prestigioso premio Marisa Bellisario, giunto alla sua trentasettesima edizione e che celebra la centralità delle figure femminili nel mondo del lavoro, delle scienze, dell'economia e non solo. La consegna dei riconoscimenti si è svolta a Roma: le donne che si sono distinte non solo nell'ultimo anno, ma anche nel corso della loro carriera sono state insignite della Mela d'oro, a simboleggiare il talento femminile in tutte le sue forme.
L'istituzione del premio
Manager, scienziate, attrici, ricercatrici, atlete, giornaliste, professioniste e menti eccelse: un parterre di eccezionale prestigio ha calcato il palco nella serata di premiazione, che ha visto la partecipazione anche del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Dal 1989, l’Associazione Marisa Bellisario – fondata dall’onorevole Lella Golfo – promuove e valorizza il protagonismo femminile, ispirandosi alla figura di Marisa Bellisario, prima donna manager che iniziò la sua carriera alla Olivetti. Un tempo, leadership e innovazione al femminile sembravano traguardi irraggiungibili; oggi, grazie anche a questo premio, sono diventati obiettivi sempre più concreti.
Premiate le giovani laureate
La Fondazione Bellisario assegna il premio anche a giovani donne distintesi per meriti accademici, in particolare nelle facoltà di ingegneria elettrica, meccanica e informatica. Le università che ospitano questi corsi vengono coinvolte nel processo di selezione, individuando una laureata per ciascuna disciplina, spesso con votazioni eccellenti.
A presiedere la commissione esaminatrice quest’anno è stato il giornalista e politico Gianni Letta.
Eliana Mangiardi, eccellenza calabrese
Tra le tre giovani premiate figura anche un’eccellenza del territorio vibonese, motivo d’orgoglio per l’intero comprensorio delle Preserre: Eliana Mangiardi, originaria di Sorianello. La giovane ha ricevuto la Mela d’oro in virtù del suo brillante percorso di studi. Un momento carico di emozione, che la consacra tra quelle donne che rappresentano un esempio di affermazione e centralità nella società e nel mondo del lavoro.
Accanto a lei, sul palco, personalità di spicco come l’attrice Claudia Gerini, la prima donna ragioniera generale dello Stato Daria Perrotta, la presidente di Agi Rita Lofano, e molte altre.
Eliana racconta così il suo percorso, con orgoglio: «Mi sono laureata alla triennale in Ingegneria Energetica presso l’Università La Sapienza di Roma. Successivamente, grazie a un esame svolto durante il percorso, ho capito che il ramo che più mi appassionava era quello dell’ingegneria elettrica». Si è quindi laureata con il massimo dei voti e lode: «La tesi è stata realizzata in collaborazione con Terna, sui sistemi di trasmissione in corrente continua e alternata. Mi sono concentrata in particolare sulle innovazioni introdotte da Terna per aumentare la capacità di trasporto delle linee, migliorare la stabilità e il controllo dei sistemi, in un contesto di crescente domanda elettrica e forte espansione delle fonti rinnovabili».
Un lavoro importante, tanto da convincere Terna ad assumerla: «Attualmente lavoro proprio nell’area che mi ha seguito durante la tesi. Sul palco sono stata premiata dal presidente di Terna, Igor De Biasio».
Infine, Eliana lancia un messaggio: «L’ingegneria elettrica è ancora poco conosciuta; io stessa, inizialmente, non la conoscevo. Ho cominciato con ingegneria energetica. Spero che, anche grazie a questo premio, sempre più giovani — e non solo — possano avvicinarsi a questo campo, così innovativo e in forte espansione, soprattutto nel settore delle energie rinnovabili».
Una giovane eccellenza vibonese, tra le grandi donne che stanno lasciando un segno con la loro visione e la loro passione, contribuendo a costruire una società in cui il ruolo della donna è sempre più centrale e riconosciuto.