Acri, i genitori della bimba nata in ambulanza: «Grazie ai sanitari». Intanto si riaccende il dibattito sul Punto nascita dell’ospedale (ancora chiuso)
Gabriella Giulia è nata a bordo del mezzo assistita dal personale del 118, mentre insieme alla madre stavano per raggiungere l’elisoccorso: «Uno spavento che si è trasformato in una grande emozione». Ma quanto ancora dovranno affidarsi “alla fortuna” le madri acresi?
Una corsa contro il tempo, una nascita improvvisa, un lieto fine che accende la gioia ma anche la riflessione. Ad Acri, nella mattinata di ieri, è venuta alla luce la piccola Gabriella Giulia, nata in ambulanza mentre la mamma, Miglena, veniva trasportata verso l’elisoccorso atterrato nei pressi dello stadio comunale “Pasquale Castrovillari” di Acri.La donna era arrivata poco prima delle 9 al pronto soccorso dell’ospedale “Beato Angelo”, a bordo di un ambulanza del 118 chiamata dal compagno Alessandro. Lì, constatata l’imminenza del parto, il medico di turno ha prontamente richiesto l’intervento dell’elisoccorso.
Ma la piccola Gabriella Giulia aveva fretta di nascere: il suo primo respiro lo ha fatto in ambulanza, assistita dal personale del 118. Subito dopo, è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Cosenza, accompagnata dal medico Pasquale Gagliardi e dall’infermiere Marco Laratta. Pesa 3 chili e 700 grammi ed è in perfetta salute. Anche la madre, dopo il primo intervento presso il nosocomio di Acri, è stata trasferita all’Annunziata di Cosenza per accertamenti.
A raccontare l’emozione, ma anche la preoccupazione di quei momenti vissuti sono i genitori: «È stato uno spavento che si è trasformato in una grande emozione che ha coinvolto noi e le nostre famiglie. Un immenso grazie a chi ha consentito alla nostra piccola di nascere in emergenza ma anche in sicurezza: al personale del pronto soccorso di Acri, ai medici e agli infermieri dell’ospedale di Cosenza e a chi opera nell’elisoccorso per la loro grande professionalità e umanità dimostrata. Un benvenuto speciale a Gabriella Giulia e grazie a chi in queste ore ha voluto accoglierla con messaggi di affetto sui social».
Il lieto evento, però, riporta al centro una questione mai sopita: la chiusura del Punto nascita dell’ospedale civile di Acri, che continua a generare disagi e situazioni di emergenza. Da quando il reparto è stato soppresso, non sono mancati casi simili a quello di Gabriella Giulia. La distanza da Acri agli ospedali di Cosenza o Corigliano Rossano, in situazioni di urgenza, può diventare un rischio. Ogni volta, la cronaca ci ricorda che i neonati non conoscono decreti né protocolli, e che la vita trova sempre la sua strada anche se su una barella, in corsa. Ma quanto ancora dovranno affidarsi “alla fortuna” le madri acresi… e del comprensorio?