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10/09/2025 ore 18.11
Cronaca

Aggressione razziale a Catanzaro, il ricordo di Mussolini e le ronde per la legalità sulla pagina Fb dell’esponente di Forza Nuova

Per il gip si tratta di elementi che connotano l’agire del movimento di estrema destra contrario alla presenza di immigrati. Nelle carte dell’inchiesta il pestaggio e l’inseguimento per le vie della città. Intanto stasera prevista la ronda non autorizzata dalla Questura 

di Luana Costa

Il 29 luglio un ricordo sul compleanno di Benito Mussolini, il 2 agosto una riflessione sulla strage di Bologna e, infine, richiami all’organizzazione di passeggiate per la sicurezza in città. Sono diversi i contenuti ideologici rinvenuti dagli investigatori sulla bacheca facebook di Giuseppe Sestito, 55 anni, coordinatore provinciale di Forza Nuova finito oggi agli arresti domiciliari insieme al coordinatore cittadino, Carmelo La Face, 46 anni e al regionale Giuseppe Mumoli, 28 anni, per l’aggressione ad un cittadino di nazionalità marocchina avvenuta a marzo nei pressi di piazza Matteotti a Catanzaro. 

Tutti elementi che per il gip connotano il tipico agire del movimento di estrema destra che si pone in contrapposizione con la presenza di immigrati in città. In particolare, è proprio l’organizzazione delle “passeggiate per la legalità” a corroborare per gli inquirenti la matrice politica ed ideologica dell’aggressione. Sestito sulla pagina facebook del gruppo Casa Degrelle invitava gli utenti a condividere e organizzare le ronde “di sicurezza lungo le strade e nella città”, circostanza che nei giorni scorsi aveva già alimentato polemiche e contrapposizioni.

Ai tre la Procura di Catanzaro contesta oggi il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Le investigazioni prendono il via dalla denuncia presentata il 13 marzo dal cittadino marocchino, rimasto vittima dell’aggressione. Secondo quanto ricostruito, anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, il diverbio sarebbe dapprima scoppiato sotto al portico nei pressi di piazza Rotella per poi sfociare in un inseguimento lungo viadotto Kennedy e poi via Indipendenza. 

Mumoli sarebbe arrivato in piazza con l’auto, sarebbe quindi sceso con uno striscione arrotolato in mano e insieme a Carmelo La Face intento ad affiggerlo sulla ringhiera. Entrambi sarebbero stati raggiunti successivamente da Sestito. Al gruppo si sarebbe avvicinato il cittadino straniero, con cui i tre in un primo tempo iniziano a discutere, fin quando Mumoli non lo avrebbe colpito al volto provocandone la caduta. La vittima sarebbe stata accerchiata riuscendo infine a sottrarsi al pestaggio per fuggire lungo viadotto Kennedy.

I tre avrebbero raggiunto l’auto da dove Sestito avrebbe estratto una mazza da baseball, a bordo del mezzo si sarebbero, quindi, messi sulle tracce del cittadino straniero che nel frattempo aveva raggiunto piazza Stocco e poi piazza Matteotti chiedendo aiuto ai militari dell’esercito in servizio dinnanzi alla Corte d’Appello. 

Questi ultimi, hanno poi confermato la circostanza raccontando dell’arrivo al gazebo di un ragazzo straniero ubriaco che lamentava di essere stato aggredito e poi inseguito. Intanto proprio stasera era stata prevista una passeggiata per la legalità organizzata dal movimento di estrema destra che, secondo fonti investigative, non è stata pre-avvisata, nè autorizzata dalla Questura di Catanzaro.

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