Ammanchi nella gestione di un condominio a Lamezia, citato a giudizio il presidente della “Tazzina della legalità”
L’accusa contestata a Sergio Gaglianese è di appropriazione indebita aggravata. In qualità di amministratore pro tempore di un palazzo, si sarebbe appropriato di oltre 7.500 euro
L’accusa che la Procura di Lamezia Terme contesta a Sergio Gaglianese, 60 anni, di Catanzaro, è quella di appropriazione indebita aggravata. Il presidente dell’associazione “La tazzina della legalità” è stato citato in giudizio dal sostituto procuratore Giuseppe Falcone nella sua veste di gestore (in gergo tecnico institore) della società “Sinteg Calabria Italcondomini” sas. Secondo l’accusa, Gaglianese, tramite la società, stava gestendo pro tempore un condominio a Lamezia e, tra il 2021 e il 2023, si sarebbe appropriato indebitamente della somma di 7.539 euro.
Stando alle indagini condotte dal Gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme, guidata dal maggiore Valentino Luce, Gaglianese, in tre diversi momenti, avrebbe inviato dei bonifici dall’iban intestato al condominio di Lamezia a quello della Sinteg. Nel primo caso si sarebbe trattato di un bonifico da 539 euro, poi di 2.400 euro e infine di 4.600 euro.
Le anomalie nella contabilità sono saltate agli occhi del nuovo amministratore del condominio, il quale, accortosi degli ammanchi, non ha esitato a denunciare la cosa alla finanza.
Gaglianese dovrà comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Lamezia, dove potrà anche difendersi ed esporre le proprie ragioni, assistito dall’avvocato Peppino Mariano, il 19 gennaio prossimo.