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20/02/2025 ore 13.30
Cronaca

Anno giudiziario al Tar, il presidente del Consiglio di Stato: «Organico in sofferenza ma risultati lusinghieri»

Luigi Maruotti ha confermato il buon stato di salute della giustizia amministrativa in Italia. «L’aumento del contenzioso non è un segnale negativo, vuol dire che c’è fiducia»

di Luana Costa

Il presidente del Consiglio di Stato Maruotti e il presidente Tar Calabria Mastrandrea

«Non soltanto il Tar Calabria è in sofferenza, so che mancano quattro magistrati nell’organico e ciò nonostante i risultati sono lusinghieri». Così il presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti presente questa mattina all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale amministrativo regionale. «Bisogna accelerare le procedure dei concorsi e rivedere le piante organiche perché il numero dei ricorsi a livello nazionale è variegato e con una razionalizzazione credo che riusciremo a far fronte a questa esigenza».

Il presidente del Consiglio di Stato ha poi ribadito il buono stato di salute della giustizia amministrativa su tutto il territorio nazionale. «In Calabria i risultati sono ottimi – ha ribadito Maruotti –. Il giudice amministrativo è sempre il custode della legalità, i cittadini si possono rivolgere serenamente al giudice amministrativo affinché ci sia la verifica della legittimità dei provvedimenti. In Calabria il contenzioso è in aumento ma questo non è di per sè un segnale negativo. Significa che i cittadini vogliono avere tutela e che quando ritengono di aver subito una ingiustizia si rivolgono al giudice. Io ritengo fisiologico e giusto tutto questo, vuol dire che si ha fiducia nella giustizia».

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Sull’introduzione di nuove tecnologie in ambito giudiziario il presidente del Consiglio di Stato ha inoltre chiarito che «consentono di monitorare i ricorsi simili, di deciderli più rapidamente, di tener conto dei precedenti giurisprudenziali e di dare stabilità alla giurisprudenza e certezza all’azione amministrativa. Sul piano nazionale e su quello regionale c’è un forte impulso, credo che con questi mezzi riusciremo ad affrontare l’esigenza dei cittadini di avere una giustizia rapida e soprattutto giusta».