Sezioni
Edizioni locali
11/08/2025 ore 13.41
Cronaca

Botulino a Diamante: otto gli indagati, domani le autopsie sui corpi di Luigi Di Sarno e Tamara D'Acunto

Le parti offese, invece, sono diciannove. Si tratta delle quindici persone ricoverate in ospedale e di quattro parenti delle due persone decedute. Gli intossicati sono quasi tutti giovanissimi. I due pazienti più piccoli sono del 2008 e uno dei due non ha ancora compiuto sedici anni

di Francesca Lagatta

Sono otto, in totale, gli iscritti nel registro degli indagati nell'ambito del procedimento penale instaurato dalla procura di Paola per fare luce sul caso botulino a Diamante. Il pubblico ministero Maria Porcelli ha nominato il pool di medici ed esperti incaricato di eseguire nella giornata di domani le autopsie sulle salme delle due presunte vittime, Luigi di Sarno, di Cercola, classe 1972, e Tamara D'Acunto, residente a Diamante, 45 anni.

La commissione di consulenti è composta da: Isabella Aquila, Matteo Antonio Sacco, Eugenio Garofalo, Carmelo Giuseppe Angelo Nobile e Fabrizio Anniballi.

Botulino, ecco i due marchi di friarielli ritirati in via precauzionale. Ma le indagini puntano sul food truck di Diamante

Gli indagati

La procura paolana, coordinata dal magistrato Domenico Fiordalisi, vuole passare al setaccio le condotte di otto persone. Si tratta del titolare dell’attività ambulante, difeso dall’avvocato Francesco Liserre, del foro di Paola, e di due responsabili delle ditte produttrici dell’alimento contaminato, rispettivamente difesi da Antonio Abete, del foro di Nola, e Dario Summaria, del foro di Cosenza. A tutti e tre vengono contestati i reati di delitto colposo contro la salute pubblica in relazione al commercio di sostanza alimentari nocive, omicidio colposo e lesioni personali colpose.

Gli altri cinque indagati sono tutti medici delle due strutture sanitarie del Tirreno cosentino che il 5 agosto scorso hanno avuto in cura i pazienti intossicati, due successivamente deceduti. Tre sono camici bianchi della clinica privata Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo, difesi dagli avvocati Innocenzo Palazzo e Antonella Benedetti, del foro di Cosenza. Gli altri due sono medici dell’ospedale pubblico di Cetraro, difesi dagli avvocati Luigi Calabria, del foro di Paola, e Nicola Mondelli, del foro di Cosenza. Per tutti e cinque i reati contestati sono omicidio colposo e lesioni personali colpose.

Le parti offese

Le parti offese sono diciannove. Si tratta delle quindici persone intossicate dal botulino e ricoverate all'ospedale di Cosenza e di quattro parenti delle due persone decedute. Tra gli intossicati ci sono sia residenti che turisti, quasi tutti giovanissimi. I due pazienti più piccoli, un napoletano e un milanese, sono del 2008. Uno dei due non ha ancora compiuto sedici anni.