Calabrese va Roma per curarsi dal tumore e le rubano l'auto, l'appello: «Restituitela, è l'unico mezzo per continuare a lottare»
Il mezzo rubato era indispensabile alla donna per le terapie e i trasferimenti in ospedale.Il messaggio sui social dei familiari ai ladri: «Il vostro gesto ci sta causando molto dolore e infinite difficoltà»
Arriva dalla Calabria a Roma per curarsi da un tumore, ma le rubano l’auto e ora non può più muoversi. È la brutta disavventura che sta vivendo una donna disabile, giunta nella Capitale con la figlia per sottoporsi a visite oncologiche. Il furto sarebbe avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 maggio in via di Generosa, nel quadrante sud-ovest della città, tra il Trullo e la Magliana.
La donna, affetta da disabilità grave, si era messa in viaggio con la propria Volkswagen Tiguandi colore scuro, unico mezzo che le consente di spostarsi per lunghi tragitti. Arrivata a Roma pochi giorni fa, aveva programmato una serie di appuntamenti medici, ma il furto dell’auto ha interrotto bruscamente tutto. Per lei e i suoi familiari è impossibile recarsi in ospedale, impossibile tornare a casa.
A lanciare l’allarme lo scorso 26 maggio è stata la figlia, con un post pubblicato sui social lo scorso 26 maggio, in cui racconta quanto accaduto: «Questa notte ci hanno rubato la macchina in via di Generosa, mia madre si trova a Roma per affrontare delle visite oncologiche fondamentali per la sua salute in quanto affetta da tumore e da disabilità grave. Vi prego, aiutateci».
Il messaggio è stato rilanciato anche dalla cugina, la dottoressa Arianna Olivieri, ginecologa che vive a Ciampino, che ha rinnovato l’appello nel pomeriggio del 28 maggio: «Ringrazio chiunque abbia già condiviso il post e ne approfitto per ricondividerlo – si legge – . È stata sottratta in zona Trullo/Magliana, la macchina dei miei zii. mezzo essenziale per gli spostamenti di una persona affetta da patologia oncologica e disabile. Grazie ancora».
La denuncia è stata formalizzata presso le forze dell’ordine, ma al momento l’auto risulta ancora irreperibile. La speranza è che i ladri, venuti forse a conoscenza della storia attraverso i social, decidano di restituirla. Intanto, la disabile resta bloccata a Roma, insieme alla famoiglia, in attesa di una buona notizia: «Chiedo ai ladri per favore di restituire l’auto – scrive ancora la fiflia nel suo post – . Il vostro gesto ci sta causando molto dolore e infinite difficoltà. L’auto ci consentirà di continuare il percorso di cura e lottare con tutte le nostre forze. In quanto disabile mamma non può accedere agevolmente ad altri mezzi per poter raggiungere l’ospedale o per tornare a casa in Calabria».