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07/05/2025 ore 18.30
Cronaca

Caso Seck, il gup sulla condanna dell’ex pm Bucarelli: «Voleva aiutare il calciatore accusato di revenge porn»

Il calciatore, oggi in prestito al Catanzaro, era stato indagato per l’invio di video intimi di una sua ex. Poi la vicenda era stata archiviata ma non per il magistrato condannato a un anno e nove mesi

di Redazione Cronaca
Demba Seck

L’ex pm di Torino, Enzo Bucarelli, «voleva, in buona sostanza, aiutare» l’allora calciatore del Torino Demba Seck, oggi in prestito in Serie B al Catanzaro, «a eludere l’approfondimento investigativo e le sue varie ed eventuali conseguenze negative e, quindi, a far definire in breve tempo, e senza danni giudiziari o reputazionali, il procedimento a suo carico. E lo strumento di tale “aiuto” non poteva che essere, ovviamente, l’omesso sequestro e l’omessa analisi del telefono cellulare del calciatore».

Lo ha scritto il gup di Milano, Luigi Iannelli, nelle motivazioni della condanna a un anno, 9 mesi e 10 giorni per il magistrato, oggi giudice civile a Genova, imputato per frode in processo penale e depistaggio in merito al caso del giocatore, indagato e poi archiviato per revenge porn, perché avrebbe inviato a terze persone i video intimi di una sua ex fidanzata dopo averla minacciata perché lei aveva interrotto la relazione.