Caso Signorini, parla l’avvocato calabrese che difende il conduttore: «La denuncia contro di lui è spazzatura»
Domenico Aiello: «Ricostruzione di Medugno balorda, gli scriveva “mi manchi”». Dal processo a Maroni al caso Garlasco, chi è il legale originario di Catanzaro che assiste il volto del Grande Fratello
Alfonso Signorini affronta l’indagine che lo vede coinvolto con serenità e piena fiducia nell’operato della magistratura. A ribadirlo è il suo legale, l’avvocato calabrese Domenico Aiello, che insieme alla collega Daniela Missaglia assiste il conduttore televisivo sia nel procedimento per violenza sessuale ed estorsione denunciati dal modello Antonio Medugno, sia nell’inchiesta in cui Signorini figura come parte lesa per la diffusione illecita di conversazioni private e immagini a contenuto sessualmente esplicito, contestata a Fabrizio Corona.
Signorini indagato per violenza sessuale ed estorsione, la lente dei pm sul presunto sistema evocato da Corona«Alfonso Signorini si sente profondamente sereno ed è assolutamente fiducioso che dimostrerà in ogni sede la sua totale estraneità alla ricostruzione che è stata fatta dell’intera vicenda in modo opportunistico e diffamatorio», sottolinea Aiello, ricordando come «l’apertura dell’indagine è un atto dovuto che ha anche lo scopo di tutelare l’indagato e dare alla difesa la possibilità di approfondire subito la vicenda».
La strategia difensiva, in questa fase iniziale, punta a smontare la credibilità di Medugno. «Siamo in grado di dimostrare che la ricostruzione fornita dal querelante è tanto balorda quanto l’autore della denuncia e coloro che penserebbero di trarne beneficio. È spazzatura», afferma l’avvocato, spiegando che l’obiettivo è far emergere l’inattendibilità delle dichiarazioni di Medugno.
La difesa si dice tranquilla e pronta a produrre elementi a sostegno di questa tesi. «Non siamo affatto preoccupati. Dimostreremo nelle sedi opportune che questo soggetto è aduso a proporsi in ogni forma pur di ottenere il successo in ambienti come quelli televisivi, ma è noto per averlo fatto in passato anche fuori dai contesti Mediaset», sostiene Aiello, facendo riferimento a «tutti i messaggi che abbiamo a disposizione». Tra questi, comunicazioni che mostrerebbero come, «quando Signorini per 3 o 4 mesi non lo chiamava, il querelante si faceva avanti scrivendo “mi manchi”», mentre dal suo manager di allora, Alessandro Piscopo, «riceveva istruzioni su come sfruttare al massimo le opportunità che gli dava Signorini».
Il caso Signorini travolge Mediaset: silenzi pesanti e strategie di potere. Ora il fango rischia di salire ai piani altiIl conduttore del Grande Fratello si è detto pronto a chiarire la propria posizione davanti ai magistrati milanesi Letizia Mannella e Alessandro Gobbis. «Ci metteremo subito a disposizione della Procura», annuncia Aiello, che insieme alla collega Missaglia esprime forte preoccupazione per i danni reputazionali causati dalla diffusione illegale delle chat: «Chiunque le pubblichi è passibile del reato di ricettazione e allo stesso tempo concorre moralmente in quello di diffusione illecita di corrispondenza che causa grave danno alla reputazione di Alfonso Signorini che viene amplificato a dismisura dal web».
Chi è l’avvocato Domenico Aiello
Originario di Catanzaro (quartiere Giovino), avvocato penalista di primo piano, Domenico Aiello è una figura ben nota negli ambienti giudiziari, anche se la sua popolarità presso il grande pubblico è cresciuta solo negli ultimi anni grazie alla frequente presenza nei talk show televisivi. Un’esposizione mediatica legata soprattutto alla sua difesa dell’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, coinvolto nell’inchiesta della Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari e peculato, connessa all’archiviazione del procedimento su Andrea Sempio nel 2017 nell’ambito del caso Garlasco.
Nel filone parallelo denominato “Clean 2”, Aiello ha assunto una linea difensiva aggressiva, contestando l’impianto accusatorio e ottenendo risultati rilevanti, come la restituzione della maggior parte dei dispositivi elettronici sequestrati al suo assistito. Al centro della sua strategia anche la questione della competenza territoriale, con la richiesta di accentrare le indagini a Brescia, sollevando un confronto diretto con la Procura pavese e con il procuratore Fabio Napoleone.
Parallelamente, Aiello è entrato nel dibattito pubblico legato al cosiddetto “sistema Signorini”, affiancando Alfonso Signorini nelle controversie giudiziarie e mediatiche con Fabrizio Corona. In questo contesto, il suo ruolo si è esteso anche alla gestione della difesa della reputazione del conduttore, in una vicenda ad altissima esposizione mediatica.
La carriera di Aiello si intreccia da tempo anche con la politica e con il mondo economico. In passato è stato legale di riferimento della Lega e di esponenti di spicco come Roberto Maroni. Non sono mancati, inoltre, rapporti con il settore bancario, in particolare con la Sparkasse di Bolzano, dove ha ricoperto incarichi di rilievo e intrattenuto rapporti professionali che hanno attirato l’attenzione della stampa. Partito dalla Calabria, l’avvocato Aiello ha costruito la propria carriera, passando per giganti internazionali del settore come Clifford Chance e Dla Piper, prima di fondare il proprio studio a Milano.