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19/09/2025 ore 19.02
Cronaca

«Cinquantamila euro in meno per un errore sul calcolo delle pensione»: la denuncia di un ex autoferrotranviere di Corigliano

VIDEO | La denuncia del pensionato ed ex sindacalista Franco Lepera che ha deciso di rivolgersi alla Guardia di finanza: «Forse si sono dimenticati che ho lavorato una vita»

di Matteo Lauria

Ha deciso di rivolgersi alla Guardia di Finanza per «far valere i diritti da lavoratore dipendente». È la scelta di Franco Lepera, ex autoferrotranviere ed ex sindacalista della Cgil, che nella vita ha dovuto affrontare anche tre tumori – finora superati – senza però arrendersi mai. Oggi, da pensionato, sostiene di aver subito un grave errore nel calcolo della propria pensione.

«Dal momento in cui sono andato in pensione non ho mai controllato i conteggi – racconta – ma col passare del tempo mi sono accorto che qualcosa non tornava. Forse si sono dimenticati che avevo lavorato una vita e che i contributi andavano moltiplicati per quello che doveva essere la reale somma della pensione». Secondo la sua ricostruzione, il buco si sarebbe aperto «dal 2005 al 2011, quando poi mi hanno liquidato la pensione di vecchiaia, intorno ai 50mila euro». Un errore contabile, dice Lepera, «che non hanno mai voluto riconoscere».

Dopo aver tentato una causa civile senza successo, ha scelto la via della denuncia penale: «Era l’unico modo per cercare di ottenere i miei diritti maturati». Il suo caso non sarebbe isolato. «Tra gli autoferrotranvieri ho conosciuto tante persone con lo stesso problema – spiega –. Tutto nasce dal passaggio dal retributivo al contributivo. In base alla legge 335 chi aveva 18 anni di contributi nel ’95 doveva mantenere il calcolo retributivo fino al 2011. Ma in realtà, su scala nazionale, pochissimi hanno avuto applicato il calcolo come previsto dalla legge». Sul ruolo dei sindacati si mostra critico: «Sono bravi a compilare domande e pratiche, ma oltre non vanno».