Concorso truccato al Tfa Sostegno, nell’inchiesta di Crotone i 5mila euro per 37 risposte (su 60) del test fotografate col cellulare
Gli indagati avrebbero avuto accesso a parte del quiz a poche ore dalle preselezioni. L’incontro a Roma e il ruolo di Marzia Grillo: il posto di blocco dei carabinieri e la confessione dello “sponsor” Giovanni Fabiano
Sarebbe costato 5000 euro poter fotografare 37 delle 60 risposte del test preselettivo per un concorso Tfa sostegno – scuole secondarie di secondo grado – bandito dall’università “Link Campus University” di Roma (ritenuta parte offesa nell’inchiesta che vi raccontiamo) per l’anno scolastico 2021-2022. La vicenda risale a maggio 2022.
Esattamente il 3 maggio si sarebbe messa in moto la presunta macchina corruttiva, quando Giovanni Fabiano, rilevano le intercettazioni, si reca nella scuola Petrini-Santoni di Crotone per incontrare l’allora dirigente, Ida Sisca e il genero Ernesto Calabretta. Fabiano, scrive il gip di Crotone Elisa Marchetto, avrebbe voluto intercedere a favore di due candidate al concorso, Marica Fiorentino e Stefania Fragale. Secondo l’accusa Ida Sisca e il genero Ernesto Calabretta avrebbero agito giovandosi di una società riconducibile ai loro coniugi – affiliata con a una università telematica –, operante nel settore della formazione e dell'assistenza allo studio, anche in relazione ai test di ammissione al concorso Tfa (tirocinio formativo attivo).
5000 euro per le risposte ai test
Più tardi Sisca e Calabretta, parlando tra loro, avrebbero stabilito che una busta contenente 5000 euro doveva passare dalle mani di tale “Gianni” che i carabinieri identificano in Giovanni Carbone, docente in E-Campus (inquadrato come figura di coordinamento tra scuola ed università). Lo scopo sarebbe dovuto essere quello di «stare a pieno titolo nell’E-Campus» attraverso Unicrotone srls.
Concorso truccato al Tfa Sostegno: intermediari, buste di denaro e un pubblico ufficiale infedele nell’inchiesta di CrotoneLa rete degli intermediari
Il concorso era previsto per il 27 maggio 2022 nella sede della Link Campus University a Roma. I carabinieri che seguivano da settimane la pista di questa presunta corruzione, coordinati dalla Procura di Domenico Guarascio, hanno seguito gli indagati nella Capitale dove si erano recati non solo i candidati al concorso ma anche gli intermediari Goivanni Fabiano ed Ernesto Calabretta.
La consegna delle risposte del test sarebbe avvenuta, come scrive la gip Marchetto, «la notte prima degli esami». Secondo quanto emerge dalle indagini, la fonte della rivelazione dei quiz d’esame sarebbe Marzia Grillo, amministratrice di due società entrambe con sede a Roma, oggi accusata di favoreggiamento. Al momento risulta ignoto il nome del pubblico ufficiale corrotto che avrebbe fatto uscire le risposte secretate. Sarebbe stato Giovanni Carbone a dare a Calabretta il contatto di Marzia Grillo, nel corso di un incontro avvenuto il 21 maggio 2022 all’uscita della A2 a Sant’Onofrio. A sua volta Calabretta lo avrebbe girato a Bruno Mercurio, fidanzato della candidata al Tfa Marta Lucente.
Notte prima degli esami
Il 26 maggio 2022 la coppia Mercurio-Lucente si sarebbe recata nella sede di una delle società della Grillo dove «i due, con il loro telefono cellulare fotografavano un foglio A4 contenente le risposte del test». Appena usciti avrebbero incontrato Calabretta il quale con il suo cellulare, avrebbe scattato una fotografia allo schermo del telefono sul quale c’era la foto del foglio A4 con le risposte dei quiz.
La catena di Sant’Antonio sarebbe proseguita con Calabretta che incontrava Fabiano il quale, a sua volta, avrebbe fotografato lo schermo del cellulare con le risposte per il Tfa, per poi andare a prendere una delle candidate al concorso, Marica Fiorentino, e aver dato appuntamento anche all’altra “pupilla”, Stefania Fragale.
Il posto di blocco
Ma mentre Fabiano e Fiorentino stavano per andare da Fragale sono stati fermati dalla polizia giudiziaria che ha trovato le risposte del quiz sul telefono di Giovanni Fabiano. L’uomo ha subito ammesso di aver ricevuto l’immagine da Calabretta e ha aggiunto di non aver pagato nulla in cambio di quelle preziose risposte al test. Come fa notare il gip: «Excusatio non petita…».