Sette casi di botulino a Diamante, domani conferenza dell’Azienda ospedaliera di Cosenza
I vertici sanitari dell’Annunziata incontreranno i giornalisti per aggiornare sulla situazione clinica dei pazienti ricoverati e sui comportamenti da seguire
Sale la preoccupazione a Diamante e in tutta la provincia di Cosenza dopo i casi di intossicazione alimentare riconducibili alla tossina botulinica. Il bilancio provvisorio parla di sette persone ricoverate, due delle quali in gravi condizioni in Rianimazione e una in osservazione presso il Pronto soccorso. Tutti i pazienti coinvolti hanno meno di 40 anni e avevano consumato cibo da un venditore ambulante.
Nel frattempo la Procura di Paola ha aperto un’inchiesta. Sotto sequestro il furgone utilizzato per la vendita e alcuni campioni alimentari – soprattutto conserve sott’olio – sono già stati inviati per le analisi da parte dell’Asp.
Per fronteggiare la situazione, l’Azienda ospedaliera di Cosenza ha attivato la rete nazionale d’emergenza per ottenere il siero salvavita, giunto da Roma con un elicottero speciale. Le sette fiale del farmaco, conservate con la massima cautela, saranno somministrate in caso di peggioramento delle condizioni cliniche.
In questo contesto di emergenza, la Direzione Strategica dell’Azienda ospedaliera di Cosenza ha convocato per domani, alle ore 16, una conferenza stampa aperta agli organi di informazione. Scopo dell’incontro: aggiornare la cittadinanza sulle condizioni dei pazienti e illustrare nel dettaglio le misure sanitarie messe in campo.
Nel corso della conferenza, i dirigenti sanitari forniranno indicazioni utili sulla sintomatologia legata all’intossicazione da botulino, per aiutare la popolazione a riconoscere eventuali segnali clinici e evitare allarmismi infondati.
Tra i sintomi più frequenti di questa rara ma grave forma di intossicazione: annebbiamento della vista, vomito, difficoltà respiratorie e debolezza muscolare