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23/10/2025 ore 12.44
Cronaca

Crotone, iracheno accusato di essere un trafficante di esseri umani arrestato dopo oltre due anni di latitanza

Coinvolto nell’operazione Karonte che nel maggio 2023 aveva portato al fermo di 29 persone, è stato bloccato negli Emirati Arabi Uniti ed estradato in Italia. Wanda Ferro: «Importante colpo della Polizia»

di Redazione Cronaca

Personale della Questura di Crotone, del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia e dell'Ufficio polizia di frontiera dell'aeroporto di Fiumicino, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del presunto capo di un'organizzazione internazionale dedita al traffico di esseri umani. L'uomo, un iracheno, era sfuggito all'operazione Karonte condotta nel maggio 2023 dalla Squadra mobile di Crotone e dallo Sco con l'arresto di 29 persone indiziate di appartenere ad una associazione transnazionale che avrebbe favorito l'immigrazione clandestina dalla Turchia alle coste calabresi e siciliane, nonché il riciclaggio dei guadagni della stessa attività illecita.

L'uomo, riuscito a sfuggire alla cattura, è stato bloccato negli Emirati Arabi Uniti ed è stato estradato in Italia grazie alla collaborazione del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, con le autorità locali. L'arrestato è ritenuto il promotore e vertice della cellula turca dell'associazione. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

Secondo l'accusa, in particolare, l'uomo sarebbe risultato essere il promotore, con ruolo apicale dell'organizzazione, con il compito di gestire il flusso di denaro provento del traffico di migranti tramite varie agenzie con sede in Turchia, movimentando il denaro mediante il sistema Money Transfer e Hawala. Il soggetto è stato riconosciuto da molti migranti e ritenuto uomo di potere, titolare delle agenzie di viaggio presso cui venivano effettuati i pagamenti per effettuare le traversate illegali e raggiungere l'Italia.

Il paluso di Wanda Ferro

«L’arresto nell’ambito dell’operazione ‘Karonte’ di un latitante iracheno, considerato a capo di una cellula criminale turca dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, rappresenta un importante colpo messo a segno dai poliziotti della Questura di Crotone, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della Polaria di Fiumicino. Dalle attività di indagine è emerso il ruolo dell'uomo, titolare e gestore dei flussi di denaro delle agenzie di viaggio presso cui venivano effettuati i pagamenti per effettuare le traversate illegali verso l’Italia. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e resa possibile anche grazie alla preziosa cooperazione con le autorità degli Emirati Arabi Uniti, dimostra quanto sia fondamentale l’impegno congiunto tra le forze di polizia dei diversi Paesi nel contrasto a fenomeni criminali transnazionali come il traffico di esseri umani. Un business odioso, dietro il quale si muovono pericolose organizzazioni che movimentano e riciclano enormi quantità di denaro, lucrando sulla disperazione di migliaia di persone. Il Governo Meloni è impegnato con fermezza a smantellare le reti criminali che operano lungo tutta la filiera migratoria, dall’organizzazione delle traversate allo smistamento, fino allo sfruttamento e al caporalato». È quanto afferma Wanda Ferro (Fdi), sottosegretario all’Interno.