Csm, altro valzer di nomine per i magistrati calabresi: Falvo in lizza per la Dda di Potenza
Tanti togati pronti a cambiare incarico. Il catanzarese Dolce concorre per il ruolo di procuratore aggiunto di Torino, dove troverebbe Bombardieri. Novelli tra Latina e Napoli. Ruberto “fuori ruolo”. Lotta a due per l’avvocatura generale di Catanzaro
La magistratura italiana attraversa una fase particolarmente delicata. Il dibattito sulla separazione delle carriere ha acceso il fronte del “Sì” e quello del “No”, con fari puntati soprattutto sul Csm, dove il tema più controverso resta quello del sorteggio. A Palazzo Bachelet, intanto, proseguono i lavori assembleari del Plenum e delle commissioni, mentre gli argomenti più rilevanti riguardano gli incarichi direttivi e semidirettivi. Ecco, nel dettaglio, come potrebbe cambiare il futuro professionale di diversi magistrati calabresi.
Un altro calabrese a Torino?
Il calabrese Salvatore Dolce, attuale sostituto procuratore nazionale antimafia, è in corsa per il ruolo di procuratore aggiunto di Torino, dove ritroverebbe l’altro corregionale Giovanni Bombardieri, oggi capo della procura. In quinta commissione Dolce ha ottenuto tre voti, mentre altri tre sono andati al collega Dionigi Maria Tibone. Dolce è originario di Catanzaro.
Novelli tra Latina e Napoli
L’attuale procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Novelli, è invece in corsa per il ruolo di procuratore capo di Latina. Anche in questo caso la commissione si è divisa: tre voti a favore di Novelli e tre per Capasso. Novelli guarda anche all’incarico di procuratore aggiunto di Napoli, dove - qualora non dovesse andare in porto Latina - potrebbe ritrovarsi a lavorare nuovamente al fianco di Nicola Gratteri.
Nel distretto di Catanzaro, intanto, rimane senza aspiranti il posto di consigliere presso la Corte d’Appello, secondo quanto emerge da una delibera della terza commissione.
Ruberto “fuori ruolo”
È in stand-by anche la carriera requirente della magistrata Maria Alessandra Ruberto, già sostituto procuratore minorile a Catanzaro. Per lei è stato proposto e accordato il collocamento fuori ruolo presso il Ministero della Giustizia, al Dipartimento della giustizia minorile, con incarico presso la Direzione generale della giustizia minorile e riparativa.
Falvo in direzione Potenza
Le novità non si fermano qui. Dopo il trasferimento di Francesco Curcio alla procura di Catania, è rimasta vacante la poltrona di procuratore capo della Dda di Potenza. A contendersela sono Camillo Falvo, attuale procuratore di Vibo Valentia, che ha presentato domanda, e Maurizio Cardea, oggi procuratore facente funzioni nell’ufficio di Potenza. Sebbene la procura potentina abbia competenza territoriale fino a una parte della Campania — come l’area di Sala Consilina — le indagini recenti hanno evidenziato rapporti consolidati tra le organizzazioni criminali della costa ionica e la ’ndrangheta cosentina della Sibaritide. È un terreno investigativo ben noto a Falvo che, con l’operazione “Testa di Serpente”, ha avviato la disarticolazione dei clan cosentini degli “zingari” e degli italiani, attività poi proseguita dai pm Corrado Cubellotti e Vito Valerio, oggi in servizio a Bari. Falvo può inoltre contare su un incarico direttivo in corso da sei anni.
Ed ancora: per la carica di avvocato generale dello Stato presso la Corte d’Appello di Catanzaro concorrono i magistrati Antonio Bruno Tridico, pm della procura di Cosenza, e Raffaella Sforza, sostituto procuratore generale di Catanzaro. Si attendono, infine, le determinazioni della quinta commissione sull’incarico di procuratore di Lamezia Terme.