Dal network LaC uno spazio libero per giovani opinionisti: «Aiutiamo la Calabria a fare un salto di qualità»
Il presidente del gruppo Diemmecom Domenico Maduli e il direttore della testata Franco Laratta a confronto con la compagine di editorialisti incoraggiati a rileggere il presente: «Vogliamo dare una nuova visione e aiutare la nostra società a crescere»
Il salotto della Dimora Grisolia, siamo nel centro storico di Cosenza, ha ospitato un confronto a più voci con il gruppo di opinionisti ingaggiati dal network LaC nell’ottica della costruzione di un percorso della consapevolezza e della comunicazione da affiancare a quello ormai consolidato dell’informazione quotidiana.
L’editore Domenico Maduli, presidente del gruppo Diemmecom, insieme al direttore Franco Laratta, ha incontrato la variegata compagine di giovani e giovanissimi, di intellettuali e di professionisti, uniti in questo itinerario comune ed incoraggiati ad appropriarsi di uno spazio in cui esporre un punto di vista.
Costruire per crescere
«Per noi la parola costruire assume un significato più ampio – ha detto tra l’altro Maduli –. Ovvero superare quella cortina di pessimismo che aleggia in Calabria da sempre e che non consente, a chi ne ha le capacità, di poter dire la propria in maniera autonoma. Il concetto del costruire lo avvertiamo come una necessità, come un passaggio obbligato che ci porta ad allargare i nostri orizzonti per rileggere il presente con una chiave differente, in grado di renderci osservatori di noi stessi, di diventare protagonisti di noi stessi. È questa la strada che può condurci a incidere sulla società, ad accompagnare la società verso un salto di qualità a livello culturale».
Raccogliere e convogliare le energie
Al tavolo anche il direttore del Conservatorio Giacomantonio e dell’Orchestra Sinfonica Brutia Francesco Perri. Avviato un discorso di prospettiva, con l’idea di intercettare le migliori energie per convogliarle in un contenitore che possa essere valido approdo anche per chi sta maturando esperienze al di fuori della Calabria.
Perché, ha sottolineato ancora il presidente del gruppo Diemmecom, «bisogna partire per conoscere, e tuttavia mantenere la Calabria all'interno di se stessi. Prendere quello che c'è di buono nel mondo, perché il mondo ha tanto di buono, e poi riportarlo in questa terra, perché è la nostra terra».
Tra le giovani firme, tra le altre, spicca quella di Raffaele Piccolo, che ha aderito al progetto con tutto l’entusiasmo dei suoi 16 anni: «La mia età potrebbe sembrare un limite – dice a margine dell’iniziativa - In realtà per la prima volta sento invece di essere veramente ascoltato. E anche capito. Di questo sono veramente molto contento. Questa esperienza, in generale, ha accelerato un processo di maturazione che già sentivo in fase avanzata. Consentendomi di cogliere degli aspetti innovativi e formativi, amplificati dai rapporti intessuti con i tanti professionisti del network La C».
Spazio di libertà
Nel complesso il progetto ha coagulato profili differenti per età, provenienza, formazione, dando vita ad un’aggregazione inedita ma che funziona. Lo spazio libero reso disponibile da uno dei maggiori gruppi editoriali del Mezzogiorno e del Paese, è uno stimolo ed una opportunità: «Ho conosciuto persone molto motivate – conferma Costanza Morreale, proveniente da San Giovanni in Fiore, temporaneamente a Milano per motivi di studio – I risultati hanno di gran lunga superato le aspettative ed anche al termine di questo confronto colgo la volontà di proseguire, anzi rafforzare il percorso. Per quanto si possa andare a vivere lontano – ha ribadito - alla fine c'è sempre qualcosa che dobbiamo alla nostra terra. Qualcosa che possiamo e dobbiamo raccontare».
Tra i giovani coinvolti c’è anche Bila Chahidou, ragazzo originario del Benin scampato alla morte nel Mediterraneo e protagonista di un corto sul razzismo. Presto sarà protagonista di un rotocalco di settimanale in onda su LaC Tv e che sarà fruibile in diverse lingue, pensato per offrire un servizio pubblico di informazione all’ampia comunità di migranti presente nel territorio calabrese.