Sezioni
Edizioni locali
08/07/2025 ore 19.09
Cronaca

Dializzati reggini costretti a lunghe trasferte, il Tar boccia l’Asp e dà il via libera al Centro San Giorgio

La struttura non aveva potuto completare l’iter per l’accreditamento a causa del parere negativo dell’Azienda sanitaria, che è stato ora annullato dai giudici amministrativi i quali hanno sottolineato la carenza atavica di posti rene in città

di Redazione Cronaca

Il Tribunale amministrativo regionale dà ragione ai dializzati reggini. Il Tar di Reggio Calabria ha infatti accolto il ricorso del Centro Dialisi San Giorgio, annullando il parere negativo rilasciato dall’Asp nel novembre 2024 e ordinando alla stessa Azienda sanitaria provinciale di riesaminare la questione entro 30 giorni. A darne notizia è l’associazione Fintred, che rappresenta i diritti dei pazienti dializzati. Il parere dell’Asp, spiegano dal sodalizio, era necessario al Centro per completare la procedura finalizzata a chiedere l’accreditamento e consentire così ai tantissimi pazienti dializzati di Reggio Calabria di poter continuare ad usufruire delle terapie salvavita nel proprio comune di residenza.

La sentenza, nel confermare che «nell’ambito territoriale del comune di Reggio Calabria esiste una atavica carenza di posti rene», ha sottolineato il «deficit istruttorio e motivazionale del parere negativo dell’Asp».

I giudici amministrativi hanno inoltre fissato i seguenti punti, riferiscono ancora da Fintred:

«La sentenza – riferisce ancora l’associazione – apre nuovi orizzonti per i dializzati, in particolare dell’ambito territoriale del comune di Reggio Calabria, fino ad oggi costretti a faticose trasferte in centri allocati in comuni nemmeno limitrofi a quello di Reggio Calabria, distanti addirittura oltre 30 chilometri, contraddicendo così la garanzia delle cure di prossimità ed obbligando i pazienti a faticosi e pericolosi continui viaggi. Adesso Fintred chiede con determinazione all’Asp di Reggio Calabria di riparare all’errore commesso ottemperando in tempi brevi a dare seguito alla sentenza».