È morto lo storico reggino Lucio Villari, aveva 91 anni. Il ricordo di Mattarella: «Studioso insigne e fine intellettuale»
Lo annuncia la figlia Anna. È stato docente universitario e autore di numerosi saggi dedicati all'età moderna. Il cordoglio del Presidente della Repubblica: «Era riferimento di generazioni di storici, uomo di grande cultura, capace di coniugare rigore scientifico e passione per la democrazia e la giustizia»
di Redazione Cultura
È morto ieri sera, domenica 16, lo storico Lucio Villari. lo annuncia il sito di Repubblica scrivendo che lo ha reso noto la figlia Anna. Nato a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria nel 1933, è stato docente universitario e autore di numerosi e fortunati saggi dedicati all'età moderna. Con il fratello Rosario Villari è stato autore del manuale La società nella storia. Corso di storia per la scuola media inferiore (Sansoni).
Tante le sue apparizioni televisive. Tra i suoi libri: Settecento adieu. Dall'Illuminismo alla rivoluzione, Bompiani, Milano 1989; Il capitalismo italiano del Novecento, Laterza, Bari 1992. Bella e perduta, l'Italia del Risorgimento.
Chi era Lucio Villari
Nato a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) il 28 agosto del 1933, è stato docente universitario e autore di numerosi e fortunati saggi, collaboratore di testate giornalistiche e programmi televisivi e radiofonici. Con il fratello Rosario Villari (scomparso nel 2017), professore di Storia Moderna, è stato autore del manuale La società nella storia. Corso di storia per la scuola media inferiore (Sansoni), un libro di testo su cui si sono formate molte generazioni. E del resto quella di Lucio Villari era una modalità decisamente attiva di interpretare la storia, come confronto vivo di idee. Per questo ebbe anche parte attiva in tanti programmi televisivi, tra cui il più recente Passato e presente con Paolo Mieli su Raitre ed ebbe simbolicamente la parte del padrone di casa nel 1980 quando ha partecipato al film La terrazza, di Ettore Scola. Nelle elezioni europee del 1999 è stato candidato come parlamentare europeo della circoscrizione "Italia centrale" nella lista I Democratici promossa da Romano Prodi. Iscritto anche all'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi), non ha mai nascosto le sue idee politiche pur analizzando il presente con sguardo lucido e capace di distinguo significativi. «Come storico e come uomo interessato alla politica della sinistra sono molto soddisfatto di questo discorso. È stato il discorso di una donna politica di alto livello, che ha colto i problemi essenziali del paese, senza ricorso a formule ideologiche, anzi prendendo le distanze dal fascismo». Così ad esempio Lucio Villari promuoveva, parlando con l'Ansa il discorso programmatico della premier Giorgia Meloni del 25 ottobre 2022. Convinto comunque, lo storico, che resta comunque l'eredità' del fascismo nella destra italiana.
«Resta molto del fascismo, delle cose positive del fascismo, che sono rimaste vive anche nella Prima Repubblica - spiegava nella stessa occasione -. L'intervento dello Stato nell'economia è anche opera del fascismo, le bonifiche, la Casa della madre e del bambino... ci sono cose positive che andrebbero riconosciute. La sinistra non lo fa perché le ignora o le sottovaluta».
Lui le ha studiate e analizzate nei suoi tanti volumi e saggi sulla storia delle idee, delle istituzioni politiche e dell'economia, dal '700 al '900, con particolare attenzione alla vita sociale del mondo occidentale di quel periodo: Settecento adieu. Dall'Illuminismo alla rivoluzione (1989); Il capitalismo italiano del Novecento (1993); La roulette del capitalismo (1995), L'insonnia del Novecento. Le meteore di un secolo (2005), Le avventure di un capitano d'industria (2008), Bella e perduta. L'Italia del Risorgimento (2011), Notturno italiano. L'esordio inquieto del Novecento (2011), Machiavelli. Un italiano del Rinascimento (2013), America amara. Storie e miti a stelle e strisce (2013), La rivoluzione francese raccontata da Lucio Villari (2019), solo per citarne alcuni.
Ha collaborato con diversi quotidiani, tra cui La Repubblica a cui oggi la figlia Anna ha dato la notizia della sua morte.
Mattarella: «Studioso insigne e fine intellettuale»
«Sono addolorato per la scomparsa di Lucio Villari, studioso insigne e fine intellettuale, riferimento di generazioni di storici, uomo di grande cultura, capace di coniugare rigore scientifico e passione per la democrazia e la giustizia. Ai suoi familiari rivolgo sentimenti di vicinanza e di cordoglio». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato ai familiari di Lucio Villari.
Occhiuto: «La sua voce, la sua passione per la storia, sono arrivate ovunque»
«La Calabria piange la scomparsa di Lucio Villari, uno dei suoi figli più illustri. Grande intellettuale, studioso rigoroso e profondo, Villari ha dedicato la sua vita all’insegnamento della storia contemporanea, diventando un punto di riferimento assoluto per tanti giovani e per diverse generazioni di storici. Nato a Bagnara Calabra nel 1933, ha sempre conservato un forte legame con la sua terra d’origine. Ma la sua voce, la sua passione per la storia, sono arrivate ovunque. I suoi studi hanno attraversato l’economia, la politica e la società, segnati sempre da una forte passione per la democrazia e per l’etica, con un’attenzione mirata, negli ultimi anni, anche alla difesa di temi sociali. Dalla Giunta regionale della Calabria giunga alla sua famiglia un sentimento di cordoglio e sincera vicinanza». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
Irto (Pd): «Ha formato generazioni di studiosi e cittadini»
«Il Partito democratico della Calabria esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Lucio Villari, storico di rara sensibilità e intellettuale di grande rilievo».
È quanto affermano, in una nota, i dem calabresi, che sottolineano: «Il professore Villari ha saputo condurre una ricerca sempre attenta alle dinamiche della modernità e ha dato un contributo molto significativo alla comprensione della storia italiana ed europea».
«Nativo di Bagnara Calabra, lo storico – ricorda il senatore Nicola Irto, segretario del Pd Calabria – ha nel tempo conservato un legame forte con la nostra terra, portandone con sé la ricchezza culturale e la capacità di interpretare il passato con sguardo lucido e aperto. Con la sua attività accademica e divulgativa, ha formato generazioni di studiosi e cittadini e, ancora oggi, i suoi libri rimangono strumenti fondamentali per comprendere il presente e per guardare al futuro attraverso la memoria storica».
«Con la scomparsa di Lucio Villari, il mondo della cultura perde una voce autorevole e il nostro Paese un pensatore di primo piano in grado di raccontare la storia con passione e rigore autentici. Alla famiglia – conclude la nota del Pd Calabria – rivolgiamo le più sincere condoglianze da parte della comunità democratica calabrese».