Falsi soggiorni in Calabria per riscuotere i contributi regionali: indagati 8 tour operator -Nomi
Sequestrati 737mila euro. Secondo quanto emerso avrebbero attestato falsamente la presenza di turisti per poter riscuotere le somme messe a disposizione dalla Regione. Le attività portate avanti dalla Guardia di finanza di Catanzaro
I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno dato esecuzione al provvedimento con il quale il gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto l’applicazione del sequestro preventivo, anche per equivalente, di 737.930,45 euro nei confronti di 8 persone indagate, a vario titolo, per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico e concorso nel reato.
Gli indagati
- Emilio Arcuri, 78 anni
- Arcuri Emilio Vicente, 49 anni
- Arcuri Renzo Denis, 40 anni
- Alvarez Emilio Francisco, 66 anni
- Prisco Claudio, 63 anni
- Franzil Arturo Emilio, 64 anni
- Mormino Gaetano, 82 anni
- Alvarez Liliana, 73 anni
Le investigazioni, svolte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Catanzaro della Guardia di Finanza, hanno consentito di rilevare - nella fase delle indagini preliminari e che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa - come 8 soggetti, quali rappresentanti legali di tour operator nazionali e di diritto estero, secondo un collaudato modus operandi illecito, avvalendosi di falsa documentazione e dichiarazioni mendaci, avrebbero attestato il soggiorno di connazionali o stranieri presso strutture alberghiere regionali dal 2019 al 2021, percependo indebitamente dalla Regione Calabria su conti correnti nazionali ed esteri (Argentina, Spagna e Svizzera) i contributi previsti dalla Legge Regionale n. 3 del 2018, finalizzata ad incentivare il turismo nella Regione a sostegno della destagionalizzazione.
Gli investigatori hanno, inoltre, riscontrato come gli indagati avessero richiesto l’indebita erogazione, per l’anno 2022, di ulteriori 394.507,00 euro di contributi, impedendo, grazie anche alla fattiva collaborazione della Regione Calabria, che dette somme venissero elargite, ragion per cui tali condotte sono state contestate a titolo di tentativo.