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04/12/2025 ore 16.47
Cronaca

Francesco Maria Inzitari, 16 anni dopo il brutale omicidio si attende ancora giustizia: «La merita tutta la Calabria perbene»

Era il 5 dicembre del 2009 quando il 18enne figlio di un imprenditore ed ex consigliere provinciale venne freddato a Rizziconi. Alla vigilia dell’anniversario la famiglia torna a chiedere sia fatta piena luce su un delitto che ha sconvolto l’intera regione

di Redazione Cronaca

Sono passati 16 anni dall’omicidio di Francesco Maria Inzitari, vittima innocente di mafia di soli 18 anni. Era figlio di Pasquale Inzitari, imprenditore di Rizziconi, ex consigliere comunale e provinciale dell’Udc. «Un ragazzo come tanti, con sogni, speranze e una vita davanti a sé», lo ricorda oggi la Fondazione a lui intitolata e che ne cura il ricordo, chiedendo anche giustizia per la sua tragica fine.

«Il 5 dicembre 2009, a Taurianova, la sua esistenza è stata brutalmente spezzata da un atto di violenza insensata – prosegue la nota diffusa dalla Fondazione –. Oggi, a distanza di 16 anni, il suo nome è ancora legato alla richiesta di una giustizia che tarda ad arrivare, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore della sua famiglia, degli amici e di una comunità intera. Francesco Maria Inzitari era conosciuto da tutti come un giovane gentile, rispettoso e pieno di energia. Amava la vita, la sua famiglia e il suo paese. Le sue giornate erano fatte di piccoli gesti, di incontri tra amici, di lavoro e sogni per il futuro. Un ragazzo innocente, che non aveva nulla a che fare con il male che lo ha colpito».

Il pensiero va quindi a quel tragico 5 dicembre di 16 anni fa, all’uscita della pizzeria con cui il giovane aveva trascorso la serata con gli amici: «Quel giorno la violenza si è abbattuta su Francesco in modo barbaro e inaspettato: un omicidio che ha sconvolto Rizziconi e tutta la Calabria. La notizia si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenta la popolazione e alimentando un forte senso di ingiustizia e impotenza. In un attimo, la vita di Francesco è stata spezzata e con essa anche il senso di sicurezza della comunità. Da allora sono passati sedici anni, ma il dolore non si è mai attenuato. Ancora oggi, la famiglia di Francesco e tutti coloro che gli volevano bene attendono che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che i responsabili vengano finalmente assicurati alla giustizia. L’indifferenza e la lentezza delle indagini hanno lasciato un senso di amarezza profonda: la memoria di Francesco continua a chiedere verità e giustizia».

La famiglia di Francesco, spiegano dalla Fondazione, «ormai da anni, chiede con forza che venga fatta giustizia per il loro caro. Questa richiesta non rappresenta solo il dolore personale di chi ha subito una perdita così ingiusta, ma riflette anche il bisogno di tutta la società civile (che costituisce la grande maggioranza onesta della popolazione) di vedere affermati i valori di legalità e rispetto della vita. Francesco merita giustizia, e con lui la meritano tutte le persone perbene che credono in un futuro migliore, fondato sulla verità e sulla dignità umana. Nel ricordo di Francesco, la comunità ha più volte manifestato il proprio dolore, ma anche la volontà di non dimenticare. Ogni anno, il 5 dicembre, amici, parenti e semplici cittadini si riuniscono per onorare la memoria di un giovane strappato troppo presto alla vita e per ribadire, ancora una volta, che Francesco attende e merita giustizia». E a tale proposito anche quest’anno sarà celebrata una Santa Messa alle ore 18 nella Chiesa San Gaetano Catanoso a Gioia Tauro in ricordo di Francesco.

«Francesco Maria Inzitari rappresenta, purtroppo, una delle tante vittime innocenti di una violenza che non trova giustificazione. La sua storia deve continuare a essere raccontata, affinché nessuno dimentichi e affinché la giustizia, anche se tardiva, possa finalmente essere fatta. La memoria di Francesco – è la conclusione – vive nei cuori di chi lo ha amato e nella voce di chi, ogni giorno, chiede verità, giustizia e rispetto per la vita di tutti».