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01/03/2025 ore 10.05
Cronaca

Fratellini maltrattati a Paola, i bimbi saranno sentiti il 6 marzo in un’aula protetta

Il gip del tribunale tirrenico accoglie la richiesta di incidente probatorio presentata dai difensori del compagno della madre, sospettato di aver percosso i due minori

di Antonio Alizzi

Il gip del tribunale tirrenico ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dai difensori di Giovanni Fiore, principale indagato, nel caso giudiziario dei fratellini maltrattati a Paola. I legali Cristian Cristiano e Pasquale Filippelli hanno presentato l'istanza al giudice Carla D'Acunzo, la quale ha emesso un'ordinanza di ammissione dell'incidente probatorio, che si svolgerà il prossimo 6 marzo in un'aula protetta e con le garanzie richieste dal caso.

Secondo la procura di Paola, Giovanni Fiore, in concorso con la compagna Andrea Calabria e la nonna materna Anna Maria Lo Piano, avrebbe percosso in varie parti del corpo i due fratellini, mentre la donna non avrebbe impedito che ciò avvenisse. I fatti contestati si collocano tra il mese di dicembre 2024 e gennaio 2025, fino al giorno 31.

Dagli accertamenti investigativi e sanitari è emerso che, a seguito delle percosse, ai fratellini sono state cagionate lesioni personali gravi, tutte refertate dai medici dell'ospedale "Annunziata" di Cosenza, che li hanno presi in cura fino al giorno delle dimissioni. Attualmente i due fratellini sono stati affidati alla nonna paterna, ma la procura dei minori di Catanzaro ha presentato ricorso.

Incidente probatorio a Paola, le motivazioni

Nell'ordinanza si fa riferimento alla necessità di periziare, «attesa l'età e le pregresse esperienze di vita», la capacità dei fratellini di rappresentare correttamente la realtà. Le testimonianze avranno chiara rilevanza probatoria ai fini dell'accertamento della verità processuale.

Il provvedimento evidenzia che occorre «acquisire prima dell'eventuale dibattimento le dichiarazioni dei minori, valevoli come prova nella successiva fase processuale, per garantire la genuinità del ricorso e la stessa capacità di richiamare alla memoria i fatti, tenuto conto che trattasi di minore di tre e due anni, per cui il decorso del tempo espone gli stessi a rischio che possa affievolirsi il ricordo, oltre al pericolo che possano essere sottoposti a condizionamenti».