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28/04/2025 ore 18.32
Cronaca

Gole del Raganello ancora sotto sequestro a quasi 7 anni dalla tragedia che causò 10 morti, il sindaco di Civita: «Vanno riaperte»

VIDEO | Il 20 agosto 2018 la piena che travolse un gruppo di escursionisti. Sono seguite due inchieste, mentre l’area continua ad essere chiusa al pubblico con conseguenze anche sul turismo locale. Tocci insiste: «Metterle in sicurezza e renderle di nuovo fruibili»

di Franco Sangiovanni

Le gole del Raganello, situate nel cuore del Parco nazionale del Pollino in Calabria, sono un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche teatro di una tragedia che ha segnato profondamente la comunità locale e il turismo della zona. Il 20 agosto 2018, una piena improvvisa del torrente Raganello, travolse un gruppo di escursionisti causando la morte di 10 persone e il ferimento di molte altre. Questo evento drammatico ha portato all'immediato sequestro dell'area che rimane tuttora chiusa al pubblico.

Abbiamo chiesto ad Alessandro Tocci, sindaco di Civita nel cui territorio ricadono le gole del Raganello, lo stato attuale delle cose. «È una domanda a cui non potrei rispondere, ma risponderò per quanto è di mia competenza. Forse è l'unico caso in Europa di un bene demaniale che è ancora sotto sequestro, dopo 7 anni dalla tragedia del Raganello».

Il 20 agosto 2018 Civita fu inondato, con la scomparsa di 10 persone in quel bruttissimo evento. Dopo la tragedia, la Procura di Castrovillari ha avviato due inchieste. Una per omicidio colposo, che ha coinvolto anche il sindaco di Civita e i responsabili delle società turistiche, e un'altra sulle guide che accompagnavano i turisti.

Tuttavia, i processi hanno portato alla assoluzione delle guide e delle società turistiche, poiché il fatto non sussiste. «Sicuramente oggi, come Comune, insieme alla Regione, abbiamo adottato un principio, quello cioè di mettere le gole in sicurezza, sapendo che il rischio zero non esiste. Ma sicuramente dobbiamo fare una riflessione molto forte su quello che sta avvenendo: perché le gole del Raganello sono sotto sequestro? È un patrimonio dell’Unesco - l’organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura -, non possono rimanere sotto sequestro».

Il pensiero va anche ad altre stragi simili degli ultimi anni: «La tragedia del Raganello nel 2018 è stata avvicinata alla tragedia del Viadotto Polcevera di Genova (Ponte Morandi) e nel 2021 a quella della Marmolada. Questo ha sollevato un dibattito sulla necessità di bilanciare la sicurezza con il rilancio del turismo locale, che ha subito un duro colpo a causa della chiusura prolungata. È una bellezza storica ambientale – riferendosi a tutto il complesso delle Gole - che non può essere lasciata in queste condizioni, anche perché col passare degli anni rischieremo di trovare là dentro rovi e tutto quello che ne può conseguire».

La tragedia del Raganello è un monito sulla necessità di una gestione responsabile e sicura delle aree naturali, ma ha anche un invito a riflettere su come preservare e valorizzare il patrimonio naturale senza compromettere la sicurezza dei visitatori. La speranza è che, con il tempo, si possano trovare soluzioni che permettano di riaprire le gole in modo sicuro, restituendo alla comunità e ai turisti la possibilità di godere di questo straordinario angolo di natura. «In sicurezza, bisogna in tutti i casi riaprirle – conclude il sindaco Tocci - e lo dico con la coscienza di un sindaco che crede nel proprio lavoro e sicuramente rimasto per sempre scalfito da quello che è successo il 20 agosto 2018».