Sezioni
Edizioni locali
18/03/2025 ore 13.58
Cronaca

Gratteri a La7 critica le crociate dei giornali contro la magistratura: «Prendono fondi pubblici e attaccano ogni giorno i giudici»

Il procuratore di Napoli ospite di Otto e mezzo lancia nuove bordate al ministro Nordio sulla riforma della Giustizia: «Dovrebbe sapere come funzionano le intercettazioni»

di Redazione

Nicola Gratteri, procuratore capo del tribunale di Napoli, ha espresso duramente la sua opinione sulla riforma della Giustizia e sulle continue critiche dei giornali verso la magistratura. Durante la sua partecipazione a Otto e mezzo su La7, Gratteri ha citato per primo il Guardiasigilli Nordio, sottolineando le sue posizioni controverse riguardo alle intercettazioni e ai costi ad esse associati. Ha evidenziato che Nordio, in passato, aveva un'opinione differente rispetto a quella attuale, portando ad esempio le intercettazioni nell'indagine sul Mose: «Nordio ha detto che le intercettazioni costano troppo, cioè 170 milioni di euro l’anno. Mettere sotto controllo un telefono costa 3 euro al giorno, ma forse non sanno che, ogni volta che facciamo 50-60 arresti, sequestriamo milioni di euro. In un’indagine, con due mesi di intercettazioni fatte ad un hacker, abbiamo poi sequestrato 36 milioni di bitcoin, che abbiamo trasformato in euro e che sono già nel Fondo Unico

Gratteri boccia (di nuovo) la riforma della giustizia: «È un rischio per i cittadini, vi spiego perché»

«Ma Nordio è un suo ex collega – osserva la conduttrice Lilli Gruber – Queste cose dovrebbe saperle?».

«Io so che è stato 35 anni sostituto procuratore e 5 anni anni procuratore aggiunto a Venezia – risponde Gratteri – sicuramente avrà fatto tante intercettazioni, basti solo pensare all’indagine sul Mose. E allora chi è il vero Nordio? Quello di allora o quello di adesso? Quando va in Parlamento e dice che i pm fanno l’indagine a pezzettini, prendendo un pezzetto di indagine, aprendo un fascicolo nuovo e indagando la stessa persona per 6 anni… ma queste sono cose che può dire nei confronti magistrati? Quello si chiama stralcio, perché un reato nuovo in un procedimento è previsto dal Codice di Procedure Penale. Parla di ‘sputtanamento’ in Aula, ma sono termini da usare?».

Un inedito Gratteri parla di Napoli e della Terra dei fuochi: «Esiste anche altrove, ma nessuno lo dice»

Gratteri ha anche criticato aspramente i giornali che attaccano costantemente i magistrati, sottolineando che alcuni di essi hanno una bassa diffusione e ricevono aiuti dallo Stato. Ha sottolineato la necessità per la magistratura di avere un supporto mediatico adeguato per spiegare correttamente le proprie azioni e decisioni, contrastando così le distorsioni e le critiche infondate: «Ci sono giornali che ogni mattina, sistematicamente, qualsiasi cosa possa dire o fare un magistrato, scrivono articoli ed editoriali contro la magistratura. Sempre. La magistratura non ha questo potenziale di fuoco per narrare e per spiegare. Io penso che la magistratura si debba attrezzare. Peraltro, parliamo di giornali in rosso, che da anni vendono meno di 1000 copie».

«E hanno aiuti dallo Stato», aggiunge Lilli Gruber. «Sì – chiosa Gratteri – Quindi, anche la magistratura ha bisogno di giornali che spieghino quello che scrivono i magistrati».