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06/09/2025 ore 18.28
Cronaca

I medici cubani continuano a fuggire dalla Calabria: anche dallo spoke Cetraro-Paola vanno via in tre

Via dall’Italia, al lavoro in un ospedale del Nord e assunto in una clinica privata: le storie di tre dottori caraibici arricchiscono il fenomeno dell’allontanamento dalla regione di una piccola parte del contingente che ha “salvato” molti reparti 

di Francesca Lagatta

Non si arresta la fuga dei medici cubani dagli ospedali pubblici calabresi, nonostante fossero stati assunti per tentare di salvarne le sorti, pesantemente minate dalla carenze di personale. Ad oggi sarebbero tre i medici arrivati ​​da Cuba in servizio negli ospedali del Tirreno cosentino che avrebbero interrotto ogni rapporto lavorativo con l'Asp di Cosenza. I medici erano in servizio negli ospedali di Paola e di Cetraro . L'ultimo addio risale a qualche giorno fa.

Non si presenta al lavoro e con un sms annuncia che non è più in Italia, un altro medico cubano lascia la Calabria

Dove sono ora i medici cubani

Da quanto trapelato, il primo sarebbe andato via e avrebbe già lasciato l'Italia; il secondo si sarebbe dato alla fuga per poi scegliere di lavorare in un ospedale del nord; mentre un terzo sanitario cubano avrebbe salutato i colleghi del servizio pubblico per firmare un contratto in una clinica privata, dove guadagnerebbe più del doppio.

Perché vanno tutti via?

Sui motivi che avrebbero spinto i medici cubani a lasciare gli ospedale pubblici del Tirreno cosentino vige il più stretto riserbo, ma a sentire i beninformati, pare che avrebbero gravato condizioni lavorative disumane, causate dall'enorme mole di lavoro, e stipendi (ricordiamo che una parte consistente delle cifre erogate viene trattenuta dalle autorità cubane, ndr) non adeguati ai propri compiti, che implicano una grande responsabilità. Solo nell'ultimo mese, infatti, sono numerosi i medici degli ospedali del Tirreno cosentino finiti sotto inchiesta per almeno tre presunti casi di malasanità: quelli riguardanti le morti per le intossicazioni da botulino a Diamante, la morte dell'operaio Antonio Maio a Praia a Mare e la morte della neonata al reparto di Neonatologia di Cetraro, su cui la procura di Paola, guidata dal magistrato Domenico Fiordalisi , intende fare luce. A fronte di ciò, lo stipendio netto di un medico cubano, oltre al vitto e all'alloggio, sarebbe di soli 1.200 euro mensili.