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22/08/2025 ore 06.58
Cronaca

Il falso attacco di Gratteri a Meloni, smascherato un sito di fake news. Il procuratore: «Pronto a denunciare»

Pagine social truffa mettono in giro frasi inventate del magistrato calabrese contro la premier. Ma lui a LaC dice: «Dato totalmente inventato». Ora se ne occuperà la Polizia postale

di Alessia Truzzolillo

Si spacciano per le pagine social di siti di informazione nazionale. Cambiano qualche piccolo particolare (un .it che diventa .com per esempio) e diffondono notizie palesemente false per fare click e per fare soldi. Naturalmente prendono di mira personaggi di caratura nazionale, molto conosciuti, e gli mettono in bocca super fake news o gli attribuiscono azioni azzardatissime.

Gratteri: «Non mi candido anche se continuano a chiedermelo, in Calabria la politica si annaca senza decidere nulla»

Questa volta però il falso sito ha trovato pane per i propri denti. Lo specchietto per le allodole era il sito La Repubblica che dava la sensazionale (e falsissima) notizia di Gratteri che attacca Giorgia Meloni: «Giorgia Meloni, si riempie le tasche di soldi mentre il popolo muore di fame!». A guardar bene la pagina era quella del sito larepubblica.com. Ma sui social ne circolano tanti di siti così. Sono esche ben congegnate che ricalcano la grafica del sito di informazione nazionale ma offrono tutt’altri servizi, comprese consulenze per investire sulle criptovalute, e c’è davvero poco da fidarsi.
Secondo il titolo, il magistrato di Gerace avrebbe “smascherato” Giorgia Meloni «in diretta» e «ora rischia il carcere».
Un’esca golosa per incassare click e denari.

Ma il procuratore di Napoli non è rimasto con le mani in mano. Si è rivolto al vero giornale La Repubblica e ha smentito la cosa dicendosi pronto a denunciare.
«Il dato è totalmente falso», racconta raggiunto da LaC News24.
Tra l’altro pochi giorni fa proprio su Repubblica, Gratteri aveva criticato il sistema delle carceri e sono note a tutti le sue sonore bocciature riguardo alle riforme sulla giustizia, sia targate Cartabia che Nordio. Era apparsa, dunque, una buona idea quella di poter legare il nome di Gratteri a quello della premier Meloni.
Ma il procuratore, abituato a ben altri attacchi, ha smascherato la fabbrica delle fake news.