Sezioni
Edizioni locali
08/07/2025 ore 06.44
Cronaca

Il Mediterraneo (e la Calabria) al centro del cambiamento, Viscomi racconta il Global South Innovation

Il forum a Maida riunisce esperti, politici e imprese per ridefinire il modello di sviluppo: sostenibilità integrale e innovazione armonica al centro dello scenario. Tra gli ospiti Tajani, Gentiloni, Giovannini, Versace e Caracciolo. Il vicepresidente di Entopan: «Non basta crescere, serve un futuro condiviso»

di Francesco Graziano

Si terrà dal 9 all’11 luglio, presso l’Azienda Agricola Costantino (Maida, Catanzaro), la nuova edizione di "Global South Innovation", il forum internazionale promosso da Entopan Smart Networks & Strategies in collaborazione con Harmonic Innovation Group, Impatta, Deloitte, Tech4You, Gruppo Ferraro, eFM, Ebrains.

Quali i temi trattati? Ne parliamo con il vicepresidente di Entopan Antonio Viscomi, docente dell’università Magna Graecia ed ex parlamentare. 
«GSI2025 affronta una pluralità di temi strategici, tutti innestati su di un filo conduttore: la sostenibilità, per essere veramente tale, deve essere integrale, cioè deve essere, allo stesso tempo, economica, sociale e ambientale. In questa prospettiva, gli ambiti tematici che daranno ritmo al forum sono, in estrema sintesi, almeno cinque. Il primo riguarda la transizione ecologica e lo sviluppo, con focus specifici su agricoltura sostenibile, tutela della biodiversità, energie rinnovabili e turismo responsabile. Il secondo è relativo all’innovazione tecnologica e digitale riguardata nella prospettiva del contesto produttivo del Mezzogiorno: si parlerà di intelligenza artificiale, robotica, big data, machine e deep learning, industria 4.0 ed oltre. Una terza linea tematica è data da finanza, industria e infrastrutture strategiche con sessioni dedicate al ruolo del sistema finanziario e delle grandi imprese nel promuovere sviluppo condiviso. La quarta riguarda l’imprenditorialità giovanile: si parlerà di start-up, PMI innovative e nuove imprese nel Sud. Il programma include pitch di startup emergenti (oltre cinquanta quelle coinvolte) e momenti di demo, con la partecipazione di investitori e incubatori nazionali ed esteri. Abbiamo un dato molto importante ma molto poco ricordato: circa una startup innovativa su tre in Italia ha sede nel Mezzogiorno, e la percentuale di giovani aziende guidate da under-35 nel Sud è superiore alla media nazionale. Valorizzarle nel giusto modo dovrebbe essere un impegno diffuso a tutti i livelli. Il quinto ambito, ma forse il primo per importanza, riguarda l’inclusione sociale e la visione umanistica dell’innovazione: coerentemente con il paradigma dell’Innovazione Armonica, l’evento tocca temi di innovazione sociale, formazione e contrasto ai divari, esplorando e proponendo modelli di sviluppo che mettano al centro la persona, il capitale umano locale e la coesione delle comunità».

“Global South Innovation 2025”, in Calabria torna il forum internazionale di Entopan sullo sviluppo sostenibile

È possibile un nuovo modello di sviluppo sostenibile in un’epoca in cui tutto sembra in ebollizione?
«Più che possibile è doveroso. Non abbiamo altra strada, dal momento che non è possibile risolvere i problemi con la stessa logica che quei problemi ha contributo a creare. La chiamano regola di Einstein, anche se ne è dubbia l’attribuzione. Cresciuti in un modello di sviluppo focalizzato sullo scopo acquisitivo ed incrementale proprio di un uomo economico interessato soltanto a massimizzare il suo profitto, siamo chiamati a riscoprire l’importanza del senso dell’azione economica, orientato prima di tutto alla costruzione di una buona società e ad assicurare condizioni di vita buona a tutti. Non si tratta di fermare la crescita ma di dare a tutti la possibilità di realizzare pienamente il proprio progetto di vita».

Global South Innovation 2025 vedrà l’apertura dei lavori affidata ad Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, e la chiusura a Paolo Gentiloni, già presidente del Consiglio e commissario europeo per gli affari economici e monetari. Un livello molto alto…
«Sì. A conferma della serietà e credibilità acquisita dall’iniziativa nel corso del tempo e della importanza essenziale dei temi trattati. Serietà e credibilità non solo di GSI2025 che si è affermato ormai come uno dei più importanti forum internazionali, ma anche dell’intero progetto originato da Entopan ed ora esteso all’intero Harmonic Innovation Ecosystem. Se la politica non è gestione miope del potere ma elaborazione di una visione di sviluppo, allora GSI2025 ha molto da dire e da dare alla politica, o almeno a quella politica che vuole costruire il futuro e non limitarsi a gestire il presente o, peggio, il suo declino. E per costruire bisogna prima conoscere: per questo è essenziale ascoltare i cento relatori presenti, rappresentanti di circa ottanta grandi organizzazioni (imprese, istituzioni, enti di ricerca), portatori di conoscenza ed esperienze del tutto diversificate, ma tutti impegnati concretamente nella costruzione del futuro».

Il futuro passa dal Sud, a Maida il forum internazionale “Global South Innovation”: ad aprire i lavori Tajani

Altri ospiti di rilievo, non potendo citarli tutti.
«Ricorderei almeno i due ex ministri Francesco Profumo, ore Rettore dell’Open Institute of Technology e Presidente di ISYBank, ed Enrico Giovannini, Direttore Scientifico di ASviS, il ViceMinistro agli Interni Wanda Ferro, il Presidente dell’Assemblea Parlamentare Mediterranea Giulio Centemero, gli Ambasciatori del Barhein e dell’India e naturalmente Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria nonché Presidente dellaCommissione Intermediterranea. Saranno presenti significative espressioni del mondo della cultura e dell’economia come, Luca Meldolesi, Santo Versace, Alessandro Aresu, Emanuele Felice, Lucio Caracciolo, Alec Ross e Maurice Aymard, storico francese allievo di Fernand Braudel, che terrà la lectio magistralis "Mediterraneo e Innovazione". Completeranno il parterre della tre giorni, amministratori delegati di banche, fondi di investimento e grandi player nazionali ed internazionali insieme a delegazioni di paesi ed ecosistemi esteri».

Il paradigma dell'Innovazione Armonica, ideato e definito da Francesco Cicione, è il cuore del progetto Entopan e dell’Harmonic Innovation Group.
«E non solo, se si considera che da qualche tempo l’Innovazione Armonica è diventata materia di insegnamento nei corsi universitari e ha dato vita non solo ad una pluralità di studi e di ricerche confluite in una collana editoriale di indiscusso prestigio ma anche alla diffusione di modelli organizzativi ed operativi a carattere aziendale. Abbiamo bisogno di armonia, ma l’armonia di cui parliamo ha poco a che fare con il consenso e molto invece con la riscoperta dell’importanza del senso stesso dell’agire economico che è dall’uomo e per l’uomo nella concretezza della sua esperienza esistenziale. Per questo l’innovazione armonica ha un carattere mediterraneo e si innerva nella storia e nella cultura di un mare che è stato la Silicon Valley del passato, segnato dalla presenza diffusa di poli di innovazione e luogo di ibridazione di culture diverse. Questa intuizione ha ricadute di estrema importanza per estensione ed intensità. Faccio solo qualche esempio: in una prospettiva armonica il tempo acquista una dimensione del tutto diversa, segnalando l’importanza di investimenti pazienti ed a lungo termine, sottraendo l’attività di impresa al dominio culturale, prima che operativo, delle trimestrali di cassa; in una prospettiva armonica, che vede la persona al centro, la cooperazione e la fiducia tra le parti di un contratto sono tratti necessari per non ridurre il lavoro ad un mero oggetto di scambio, ingabbiato in una iperproduzione regolativa, e per consentire la valorizzazione creativa delle potenziali professionali; in una prospettiva armonica, l’esercizio della leadership è destinato a generare crescita consapevole delle persone che lavorano grazie ad un approccio trasformativo piuttosto che transazionale. E potrei continuare su tutto lo spettro. Insomma, nella prospettiva dell’innovazione armonica sono i valori comuni a generare valore condiviso e diffuso. Per questo abbiamo oggi bisogno di innovazione armonica. E ne abbiamo bisogno a partire dal Mediterraneo chiamato a giocare un nuovo ruolo nelle dinamiche geopolitiche e geostrategiche del prossimo futuro. È questa consapevolezza che ha orientato la programmazione del GSI2025».