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28/01/2025 ore 09.39
Cronaca

Inchiesta contro il traffico di droga a Cosenza, 61 imputati verso l’udienza preliminare – I NOMI

L’indagine Lockdown è stata coordinata dal pubblico ministero Giuseppe Cozzolino. Tra i vari reati contestati anche due tentati omicidi

di Antonio Alizzi

La Procura Cosenza ha chiesto il rinvio a giudizio di 61 imputati coinvolti nell'inchiesta "Lockdown", l'indagine contro il traffico di droga a Cosenza e dintorni. Il gup Claudia Pingitore, ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 18 febbraio.

L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Giuseppe Cozzolino e condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, ha portato alla luce un vasto sistema di spaccio di droga, attività criminali correlate e collegamenti con soggetti residenti fuori regione e all’estero.

Lavoro di squadra tra le forze dell’ordine

L’indagine, avviata durante il periodo del lockdown, ha visto il coinvolgimento di diverse unità delle forze dell’ordine, tra cui lo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, il 14° Battaglione Carabinieri Calabria e l’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia. I reparti specializzati hanno collaborato per eseguire un’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, che aveva colpito 49 persone, ritenute responsabili a vario titolo di reati quali spaccio di droga, tentato omicidio, lesioni personali, rapina ed estorsione.

Nello specifico, 22 persone erano state sottoposte a custodia cautelare in carcere, mentre altre 27 erano state poste agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Inoltre, era stato emesso un mandato di arresto europeo per un indagato residente in un paese dell’Unione Europea, con il supporto dei servizi internazionali di cooperazione di polizia.

Droga a Cosenza, i dettagli dell’indagine

L’operazione "Lockdown" ha fatto emergere un traffico di droga capillare, con la disponibilità di ingenti quantità di cocaina, eroina, marijuana e hashish. Gli indagati gestivano una fitta rete di spaccio non solo a Cosenza ma anche in altre città della provincia, coinvolgendo alcuni cittadini stranieri operanti stabilmente nella zona. Le attività investigative hanno documentato oltre 400 episodi di cessione di droga e ascoltato circa 300 consumatori di sostanze stupefacenti, i cui racconti avrebbero rafforzato il quadro accusatorio.

Tra i casi emblematici emersi spicca quello di una donna, finita agli arresti domiciliari, che si sarebbe occupata di procurare sostanze stupefacenti per il figlio, impossibilitato a muoversi perché sottoposto a una misura restrittiva per un’altra vicenda giudiziaria.

Armi, intimidazioni e violenza

L’indagine ha rivelato come alcuni indagati, confidando sulla disponibilità di armi da fuoco, abbiano messo in atto intimidazioni contro i propri clienti per costringerli a pagare le somme dovute per la droga ricevuta. Inoltre, sono emersi due tentativi di omicidio, consumati in luoghi pubblici, riconducibili a dissidi personali. Gli episodi hanno coinvolto individui armati di coltelli e altre armi improvvisate, confermando il clima di violenza che ruotava attorno a queste attività illecite.

Droga a Cosenza, i nomi degli imputati