Inchiesta sul museo dedicato a Steven Tyler, parla il sindaco di Cotronei: «L’opera è finita, nessuna irregolarità»
Ammirati difende l’operato della sua amministrazione: «Quando ci siamo insediati la struttura era già stata trasferita. Ora stiamo per acquisire l’antica residenza della famiglia dell’artista»
«Continueremo ad amare e valorizzare la storia e la figura di Steven Tyler, che per le sue radici è uno dei figli più illustri di Cotronei». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Cotronei, Antonio Ammirati, che spiega: «Sul Museo del rock c’è un’inchiesta giudiziaria in corso. Siamo sereni e fiduciosi nella magistratura, convinti che ristabilirà la verità dei fatti. Nel frattempo, è importante capire se l’inchiesta sia partita su iniziativa di Tyler oppure no, non essendo il Comune in possesso della procura di incarico. Soprattutto, bisogna sottolineare alcuni fatti granitici finora non emersi. L’amministrazione che mi onoro di guidare aveva già trovato il museo delocalizzato nel nuovo sito e ha poi provveduto a realizzare l’opera, come era nostro preciso dovere. L’opera è dunque finita, al contrario di quanto è stato diffusamente detto e scritto in giro».
Il mai realizzato Borgo della musica rock a Cotronei e la diffida di Tyler che ha scoperchiato un vaso di Pandora«Altresì – continua Ammirati – nei giorni scorsi, e prima della conclusione delle indagini in parola, avevamo avviato l’acquisizione di Palazzo Bevilacqua, cioè l’antica residenza della famiglia di Tyler, che la proprietà ci sta cedendo a titolo gratuito, ottenendo il via del Consiglio comunale lo scorso 28 ottobre, nella convinzione che ciò sia utile e necessario». «Riteniamo quindi di essere sulla strada giusta, sia sul piano politico che su quello giuridico, non avendo commesso alcuna irregolarità ma avendo fatto tutto il possibile nel pieno rispetto delle regole, di Tyler e della comunità. Siamo allora sicuri che la correttezza del nostro operato – conclude il sindaco di Cotronei – sarà riconosciuta in tutte le sedi».