Irregolarità di bilancio e assenteismo al Comune di Ricadi: emessi 11 avvisi di garanzia
Chiuso il cerchio delle indagini dopo un anno. L’inchiesta è partita dopo il rifiuto dell’ex responsabile dell’area finanziaria dell’Ente di dare il via libera a debiti per circa 5 milioni di euro. Ecco chi è coinvolto
La Guardia di finanza di Vibo Valentia sta notificando 11 avvisi di garanzia nell’ambito delle indagini sull’attività amministrativa del Comune di Ricadi, avviate circa un anno fa. L’inchiesta, che ha scosso profondamente la maggioranza guidata dal sindaco Nicola Tripodi, si articolerebbe in due filoni principali: l’assenteismo di alcuni dipendenti comunali e presunte irregolarità contabili legate agli atti di bilancio. Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe partito dalla denuncia dell’ex responsabile dell’area Economico-finanziaria comunale, Mirella De Vita, la quale si sarebbe rifiutata di riconoscere debiti fuori bilancio per circa 5 milioni di euro. Una parte consistente di questi debiti, circa 1,5 milioni, sarebbe legata al depuratore consortile di Argani e ai rapporti finanziari tra Ricadi e il Comune di Tropea, che ha successivamente avviato un’azione legale per il recupero delle somme.
Dopo il rifiuto di De Vita (il cui contratto era stato rinnovato dal sindaco Tripodi per 5 anni subito dopo la sua elezione), il suo incarico è stato revocato e affidato ad interim all’architetto Vincenzo Calzona, allora capo dell’Ufficio tecnico, in quale ha subito una perquisizione domiciliare da parte della Guardia di finanza nell’ambito di queste indagini. La certificazione del debito è poi passata a uno studio privato di Reggio Calabria.
Continua a leggere su IlVibonese.it.