L’allerta gialla divenuta arancione e le bombe d’acqua non previste sulla Calabria: la Protezione civile chiede chiarimenti all’Arpacal
Il giorno dopo il nubifragio proseguono gli interventi di ripristino della viabilità, soprattutto secondaria. Piogge da record a Squillace. Costarella: «Siamo a disposizione dei Comuni che ci segnaleranno criticità»
di Luana Costa
Chiarimenti sono stati chiesti ad Arpacal dalla Protezione Civile regionale in relazione al bollettino di colore giallo diramato per la giornata di domenica, poi innalzato a un livello di allerta superiore, arancione, quando il maltempo già imperversava. A confermare le interlocuzioni in corso è il capo della Prociv, Domenico Costarella, ai microfoni di LaC News24.
«Sono in corso interlocuzioni con il centro funzionale multirischi per comprendere la modellistica utilizzata e quali sono stati gli effetti appunto dell’allerta», ha chiarito Costarella.
«Ovviamente l’innalzamento di ieri era doveroso rispetto ai superamenti di soglia e agli eventi in corso, adesso affronteremo la questione tecnicamente per comprendere tutte le ragioni sottese al sistema di allertamento».
Allerta arancione, Calabria in ginocchio per la tempesta del weekend: il racconto di una domenica da incubo – VIDEOSecondo quanto riferito, la punta più alta di precipitazioni è stata registrata a Squillace Lido, 136 mm in poche ore. Dopo il nubifragio che ha colpito ieri la costa ionica catanzarese, oggi è il giorno della conta dei danni: «Il bilancio di disagi e di danni è soprattutto alla viabilità sia provinciale che comunale e poi, com’è noto, c’è stata l’interruzione della circolazione nella galleria di Copanello sulla statale 106 che però è stata ripristinata nell’immediatezza da Anas».
Questa mattina ancora interventi in corso per la Protezione civile: «Ci è stato richiesto un intervento con idrovore nel comune di Squillace nella frazione di lido. C’è una associazione che sta già operando in quella zona, siamo a disposizione dei comuni che ci segnaleranno eventuali ulteriori criticità. Man mano i sindaci ci stanno chiamando, stiamo raccogliendo la segnalazione dei danni e cercando di capire come intervenire anche successivamente».
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