L’Asp di Catanzaro al fianco del primario di Lamezia: si costituisce parte civile contro l’aggressore
L’azienda sanitaria provinciale condanna con fermezza l’atto di violenza messo in atto dal 29enne Carlo Sacco, finito a processo, che costrinse Rosario Procopio a un mese di assenza dal lavoro
L'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro si é costituita parte civile nel processo a carico di Carlo Sacco, il giovane di 29 anni che il 12 novembre dello scorso anno aggredì il primario del pronto soccorso dell'ospedale di Lamezia Terme, Rosario Procopio.
Aggredito a manganellate, parla il primario di Lamezia: «Vessati tutti i giorni, non si lavora più serenamente»«Quella ai danni del dottore Procopio - afferma l'Asp in una nota - fu un'aggressione premeditata e di una violenza inaudita, messa in atto da Sacco, che fu arrestato in flagranza, con l'utilizzo di un manganello, allo scopo di fare valere ad ogni costo le sue ragioni, peraltro prive di fondamento. Il primario del pronto soccorso, a causa dell'aggressione, riportò, oltre al trauma psicologico, lesioni che lo costrinsero ad assentarsi dal lavoro per oltre un mese».