Lavoratore migrante aggredito nella Piana, il sindaco di San Ferdinando: «Un atto vile che colpisce tutta la comunità»
Il primo cittadino lancia un appello a tutte le istituzioni a fare la propria parte: «Rafforzeremo il dialogo con le realtà del territorio per promuovere iniziative a favore dell'inclusione e del rispetto reciproco»
di Redazione Cronaca
«L'aggressione subita da un lavoratore migrante venerdì scorso tra San Ferdinando e Rosarno suscita in noi grande sgomento e profonda indignazione. Un atto vile e inaccettabile, che colpisce non solo la vittima ma anche i valori fondamentali di rispetto e solidarietà che vogliamo promuovere nella nostra comunità». Lo afferma in una nota il sindaco di San Ferdinando Gianluca Gaetano.
Bracciante africano aggredito per strada a Rosarno, l’Usb: «Fermare questa spirale di violenza»«L'episodio, avvenuto ai danni di una persona che stava rientrando dal lavoro in bicicletta - prosegue - richiama alla mente dinamiche che non possono trovare spazio in una società che voglia dirsi civile. È nostro dovere condannare con fermezza ogni forma di violenza e discriminazione, impegnandoci a creare un territorio sicuro, prospero e inclusivo per tutti, indipendentemente dall'origine o dal colore della pelle».
«Il fenomeno migratorio, intrinsecamente connesso alla crisi dell'agricoltura e alle dinamiche economiche che sottraggono valore alle filiere - afferma Gaetano - è per noi il simbolo più evidente di tutte le contraddizioni in seno a questa ipertrofica società dei consumi. Dietro le luci e le paillette di una società apparentemente felice, si nascondono i drammi e le condizioni di vita di una umanità dolente che, non solo a San Ferdinando, rappresenta il lato oscuro del consumismo sfrenato che alimenta divisioni e accresce le disparità. Come amministrazione comunale, esprimiamo la nostra totale solidarietà alla vittima e ci uniamo alla richiesta di giustizia. Siamo già in contatto con le autorità competenti affinché venga fatta piena luce sull'accaduto e gli aggressori siano identificati e puniti: tolleranza zero per chi compie queste azioni disumane, legate a una subcultura che dobbiamo fare in modo di eradicare con tutte le nostre forze. San Ferdinando non può e non deve essere teatro di atti che introducono odio e discordia nelle articolazioni della società. È necessario agire con determinazione per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori migranti, spesso relegati a situazioni di isolamento e precarietà che li espongono a sfruttamento e pericoli ma è altrettanto necessario agire sul piano culturale: spesso i migranti vengono additati come la causa delle nostre frustrazioni e insoddisfazioni, dimenticando, più o meno consapevolmente, le vere cause del degrado e della arretratezza tra cui, in primis, la opprimente pervasività della criminalità organizzata. È necessario impegnarsi per elevare la qualità del un dibattito pubblico che, spesso, semplifica e generalizza, si rivolge alla pancia e agli umori più viscerali del sentire comune, ostacolando di fatto ogni riflessione consapevole e approfondita».
«Invitiamo le istituzioni a tutti i livelli - afferma il sindaco di San Ferdinando - a collaborare per porre fine a questa spirale di violenza e a implementare politiche efficaci per garantire sicurezza, integrazione e dignità per tutti i lavoratori. Come amministrazione comunale rafforzeremo il dialogo con associazioni, sindacati e realtà del territorio per promuovere iniziative concrete a favore dell'inclusione e del rispetto reciproco e portiamo avanti con determinazione i progetti utili a superare definitivamente le condizioni di degrado e sfruttamento che affliggono da molti anni, ormai, San Ferdinando e la Piana di Gioia Tauro».
«San Ferdinando - conclude Gaetano - è e deve rimanere una comunità di pace, lavoro e solidarietà. È nostro compito preservare questi valori e reagire con forza contro ogni tentativo di minarli e per fare questo confidiamo nella sensibilità, nella intelligenza e nella umanità delle persone dotate di buon senso e di spirito critico».