Sezioni
Edizioni locali
03/09/2025 ore 20.05
Cronaca

Lo strapotere dei Gallace sul Basso Jonio catanzarese, chiuse le indagini per 57 persone -Nomi

Contestati, tra gli altri, anche i reati di associazione di stampo mafioso, concorso esterno, voto di scambio politico-mafioso. Condizionate, secondo l’accusa, le elezioni amministrative di Badolato nell’ottobre 2021

di Redazione Cronaca

Sono 57 gli indagati ai quali è stata notificata la chiusura indagini nell’ambito dell’inchiesta Ostro, coordinata dalla Dda di Catanzaro contro la pervasività della cosca Gallace di Guardavalle.
A vario titolo vengono contestati i reati di associazione di stampo mafioso, concorso esterno, voto di scambio politico-mafioso, minacce, estorsione, procurata inosservanza di pena, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di armi, detenzione e spaccio di stupefacenti.


Secondo l’accusa la cosca era parecchio armata, tanto da importare anche fucili da guerra da Serbia e Montenegro, e capace di esercitare un controllo capillare e asfissiante sul territorio del Basso Jonio catanzarese.
In particolare, il gruppo legato ad Antonio Paparo avrebbe condizionato le elezioni amministrative di Badolato nell’ottobre 2021. Un accordo illecito tra Paparo, il sindaco Nicola Parretta e il vicesindaco Ernesto Maria Menniti avrebbe consentito a Parretta di vincere le elezioni a mani basse permettendo a Paparo di inserirsi nelle attività dell’ente grazie anche alla nomina del figlio Maicol a presidente del consiglio comunale.

Gli indagati

La chiusura indagini è stata notificata a

Nel collegio difensivo gli avvocati Sergio Rotundo, Mauro Ruga, Vincenzo Cicino, Vincenzo Sorgiovanni, Salvatore Staiano, Vincenzo Varano, Alfredo Arcorace, Annamaria Domanico, Vincenzo Larocca, Eleonora Ferrillo.