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04/07/2017 ore 18.51
Cronaca

Migranti, apre lo Sprar a Castrovillari: è protesta (VIDEO)

La nascita di un centro d’accoglienza, dopo il via libera del sindaco, provoca una veemente protesta guidata da Fratelli d’Italia

di Cristina Iannuzzi

L’arrivo di un gruppo di migranti richiedenti asilo politico, ospitati in uno stabile di Castrovillari - dopo il via libera del sindaco Domenico Lo Polito che ha aderito al progetto di accoglienza prevedendo in città un centro Sprar -, non è andata giù al responsabile regionale del dipartimento sicurezza e immigrazione di Fratelli d’ Italia Leo Battaglia che ha organizzato un sit in di protesta per dire “no all’accoglienza dei profughi”.

 

Leo Battaglia: "L'amministrazione non ha coinvolto i cittadini"

“Non siamo razzisti- ha sottolineato l’esponente politico- noi vogliamo che questa povera gente stia bene al Paese loro” - ha detto al centinaio di cittadini presenti in piazza municipio. “I razzisti – ha concluso Battaglia - sono coloro che lucrano su questa povera gente per fare affari e poi abbandonarli”.

L’esponente politico ha quindi puntato il dito contro l’amministrazione Lo Polito, colpevole – a suo dire - di non avere coinvolto i cittadini in questa importante decisione. “Il primo cittadino avrebbe potuto indire un referendum per capire l’umore della popolazione– ha ribadito a gran voce. A fargli eco un altro cittadino “Castrovillari non è un paese di razzisti. Abbiamo accolto rumeni e albanesi che qui hanno trovato un lavoro e si sono ben integrati. “Loro” sono in una condizione diversa, e noi non li possiamo ospitare!”

 

"La razza non esiste, i razzisti sì"

Alla protesta pacifica anche un uomo che in pieno disaccordo con gli autori del sit-in ha indossato una maschera nera. Un modo per dimostrare di essere favorevole all’accoglienza dei fratelli migranti, la cui unica colpa è quella di fuggire dalla guerra e dalla fame. “Io sono con loro, io sono uno di loro. La razza non esiste, i razzisti sì – ha aggiunto riferendosi a quei concittadini contrariati: “ricordiamoci che siamo tutti figli di Annibale”.