Torna in carcere “lo sceicco” di Bologna, ritenuto referente di famiglie di ‘ndrangheta e camorra
L’imprenditore 40enne era stato arrestato a ottobre 2024 con l’accusa di reati legati al riciclaggio dei proventi della criminalità organizzata attraverso la gestione di locali nel capoluogo emiliano
Torna in carcere Mohamed Omar, imprenditore 40enne arrestato il 9 ottobre 2024 a Bologna nel corso dell'operazione “Sceicco” dove è accusato di reati legati al riciclaggio dei proventi della criminalità organizzata in città, attraverso la gestione di locali, in alcuni casi aggravati dal metodo mafioso.
La nuova misura è stata eseguita dalla Guardia di Finanza: di origine calabrese e residente a Bologna, Omar è ritenuto dagli investigatori contiguo ad ambienti camorristici e 'ndranghetisti. Emergeva, spiega la Finanza, come punto di contatto e referente in città per alcune famiglie criminali, per riciclare e reimpiegare in attività economiche lecite gli ingenti proventi della malavita organizzata, potendo contare su una fitta rete di connivenze nel mondo imprenditoriale emiliano-romagnolo.
Si trovava ai domiciliari da maggio 2025 e il provvedimento restrittivo è divenuto definitivo a seguito di una pronuncia della Cassazione. Nel frattempo è stato rinviato a processo insieme ad altre cinque persone.