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06/08/2025 ore 18.59
Cronaca

Morti sul lavoro, Catanzaro maglia nera in Calabria: incidenza altissima, stranieri più a rischio

Nel primo semestre 2025 l’Italia conta 502 vittime, +7% sul 2024. Regione ottava per incidenza: è in zona arancione. Quella del capoluogo è la terza provincia nazionale con 5 vittime, male anche Cosenza. Settore più colpito: le costruzioni

di Luana Costa

La provincia di Catanzaro risulta terza in Italia per incidenza di infortuni mortali sul lavoro. Il dato emerge dal report realizzato dall’osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente che ha elaborato i dati Inail relativi al primo semestre dell’anno. In Italia a giugno 2025 sono 502 i decessi, 33 in più rispetto allo scorso anno (+7%).

Incidenti sul lavoro e in itinere

In particolare, l’analisi prende in esame il numero degli incidenti mortali avvenuti sul lavoro (362) e quelli avvenuti in itinere (140), proprio questi ultimi risultano in aumento: 35 in più rispetto a giugno 2024. La Calabria si pone in zona arancione, ottava in Italia, con 10 incidenti mortali. Il dato si riferisce ai soli incidenti avvenuti sul lavoro ad esclusione, quindi, di quelli in itinere.

Per provincia

La provincia di Catanzaro è, invece, terza in Italia con 5 casi, dietro Brindisi (8) e Siracusa (7). Nello specifico, il report analizza l’incidenza degli infortuni mortali rispetto al valore di incidenza media nazionale, ovvero il numero di infortuni mortali ogni milione di occupati. Cosenza è 32° con una incidenza di 20,6 su 4 casi mortali. Reggio Calabria è 83° con una incidenza di 7,0 su un caso mortale. Le province di Crotone e Vibo Valentia rispettivamente 93° con zero casi.

Il caso Catanzaro

La Provincia di Catanzaro ha una incidenza (numero di infortuni ogni milione di occupati) di 45,1 su 5 casi totali. Brindisi di 61,9 su 8 casi e Siracusa 59,1 su 7 infortuni mortali. Secondo l’osservatorio, i lavoratori a maggior rischio sono gli ultrasessantacinquenni, l’incidenza più elevata si registra nella fascia d’età compresa tra i 55 e i 64 anni, immediatamente prima dalla fascia compresa tra i 45 e i 54 anni. 

Rischio doppio per lavoratori stranieri

Il rischio di rimanere vittima di un incidente mortale è doppio, invece, per i lavoratori stranieri. L’osservatorio evidenzia che sono stati 108 gli stranieri vittime di infortuni mortali sul lavoro sui 502 registrati nel primo semestre. Il settore più colpito è quello delle costruzioni con 53 decessi, le attività manifatturiere (50), i trasporti e il magazzinaggio (47) e infine il commercio (38). Tra i giorni della settimana il lunedì è quello in cui si sono verificati più incidenti, seguito dal venerdì e dal martedì.