Moschea alla Magna Graecia, il rettore: «Dalla Lega toni violenti, all’università non c’è spazio per estremismi»
Giovanni Cuda torna sulle polemiche che hanno travolto l’ateneo di Catanzaro. Smentisce il Carroccio che aveva annunciato lo smantellamento del luogo di culto e ringrazia la ministra Bernini: «Ha colto il significato della nostra iniziativa»
«L’università è un luogo di inclusione, dove si fa ricerca, dove si fa cultura. Non c’è spazio per estremismi e strumentalizzazioni». Il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanni Cuda, afferma di non essere preoccupato per le polemiche che hanno travolto l’ateneo catanzarese a seguito della decisione di inaugurare nel campus universitario un’area dedicata al culto islamico. Dapprima l’interrogazione parlamentare del deputato della Lega, Rossano Sasso, poi le foto postate sui social di partito raffiguranti i locali ma privi delle indicazioni con il commento: «Grazie alla Lega. Dopo l’interrogazione parlamentare del deputato delle Lega Rossanno Sasso, smantellata la moschea nell’università di Catanzaro».
«Smantellata la moschea all’università di Catanzaro», la Lega annuncia la chiusura dopo l’interrogazione parlamentareIl rettore dell’Umg ha questo pomeriggio convocato la stampa per fare chiarezza. Già questa mattina in una dichiarazione rilasciata a LaC News24 aveva puntualizzato che non c’era stato nessun dietrofront da parte dell’ateneo ma che si trattava di una semplice rimozione della cartellonistica per evitare di ingenerare scorrette interpretazioni. «Sono divertito» ha aggiunto Cuda. «Mi sembrava un gesto virtuoso, bello, non mi sarei mai aspettato una risposta così scomposta anche violenta nei toni. Tutto sommato sono il rettore di questa università e bisogna essere equilibrati. Probabilmente in futuro dovremo affrontare anche momenti più difficili ma questo problema sicuramente non è al top delle mie priorità. Tra le mie priorità c’è la crescita dell’ateneo, renderlo più robusto, più forte, più efficiente e soprattutto garantire a tutti i nostri studenti la migliore permanenza possibile qui da noi».
Infine il rettore ha voluto ringraziare la ministra dell’Istruzione Anna Maria Bernini, interrogata dal deputato Sasso proprio sulla questione. «Sono estremamente soddisfatto dalle parole della ministra, anzi ne approfitto per ringraziarla moltissimo. Ha saputo cogliere, ma non ne avevo dubbi, sin dal primo momento il significato della nostra azione. La ringrazio perché ha difeso con grande passione questa nostra decisione spiegando esattamente quali fossero le ragioni della nostra scelta».
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