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08/07/2025 ore 12.57
Cronaca

’Ndrangheta a Cassano, chieste le condanne per chi aiutò la latitanza di Leonardo “Nino” Abbruzzese

Al via il processo abbreviato di “Athena 2”, l’indagine antimafia della Dda di Catanzaro. Nel mirino i rapporti tra gli Abbruzzese e i Lovreglio

di Antonio Alizzi

Richieste di condanna nel procedimento penale denominato “Athena 2”, uno degli ultimi atti investigativi della Dda di Catanzaro contro la cosca di ‘ndrangheta degli Abbruzzese di Cassano all’Ionio.

Nella giornata odierna, il pubblico ministero antimafia Alessandro Riello, ha invocato una richiesta di condanna per gli imputati che hanno deciso di farsi giudicare con il rito abbreviato. Al gup distrettuale di Catanzaro Sara Merlini, il magistrato ha ripercorso la fase delle indagini che hanno permesso di accertare, secondo l’ipotesi accusatoria, le condotte illecite contestate ai soggetti che avrebbero favorito la latitanza di Leonardo “Nino” Abbruzzese, sfuggito alla cattura nell’ambito del blitz “Athena". Una fuga in Puglia terminata grazie al lavoro d’intelligence dei carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza.

Il pm Riello ha chiesto le condanne di:

Antonio Abbruzzese (5 anni e 4 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa)

Cosimo Abbruzzese (17 anni di reclusione)

Francesco Abbruzzese (16 anni e 8 mesi di reclusione)

Leonardo “Nino” Abbruzzese (15 anni di reclusione)

Nicola Abbruzzese (4 anni e 6 mesi di reclusione e 1.000 euro di multa)

Giuseppe Cofone (5 anni e 4 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa, chiesta assoluzione per il capo 14)

Angelica Forciniti (2 anni e 5 mesi di reclusione)

Francesco Lovreglio (2 anni di reclusione)

Nicola Lovreglio (2 anni di reclusione)

Elisabetta Sciacovelli (un anno e 4 mesi di reclusione)

Eugenio Traversa (un anno e 4 mesi di reclusione)

“Athena 2”, le accuse della Dda

La Dda di Catanzaro contesta i reati di favoreggiamento personale aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose.

Le indagini dei carabinieri erano finalizzate ad individuare e trarre in arresto Leonardo Abbruzzese, sottrattosi all’esecuzione della misura cautelare in carcere emessa nei suoi confronti nell’ambito del procedimento penale “Athena“.

Il viaggio da Spezzano Albanese a Bari

Le attività, sviluppatesi attraverso un’importante attività di indagine, hanno consentito il rintraccio di Leonardo Abbruzzese, avvenuto a Bari il 6 novembre 2023, e l’individuazione della presunta rete di fiancheggiatori che gli avrebbe garantito sostegno ed assistenza logistica.

Le risultanze acquisite, in particolare, avrebbero permesso di ricostruire i passaggi della latitanza di Leonardo “Nino” Abbruzzese. Dagli accertamenti sarebbe emerso che il 17 ottobre 2023 lo stesso, già latitante, sarebbe stato trasferito dal comune di Spezzano Albanese alla città di Bari a bordo di un’ambulanza riconducibile ad un’associazione del cosentino e condotta da un volontario di soccorso, in modo da eludere più agevolmente eventuali controlli di polizia durante il tragitto.

Leonardo “Nino” Abbruzzese, nel capoluogo pugliese avrebbe quindi potuto contare sull’ospitalità garantitagli dai Lovreglio all’interno di una villa, dove è stato rintracciato in occasione del suo arresto eseguito il 6 novembre 2023 dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Bari e Cosenza. Le indagini inoltre avrebbero consentito di ricostruire l’esistenza di un’associazione finalizzata allo spaccio di cocaina ed eroina, operante nei comuni di Spezzano Albanese e Terranova da Sibari.

Infine, i carabinieri ritengono di aver ricostruito un’estorsione ed una tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, poste in essere, rispettivamente, ai danni di un assuntore di stupefacenti, affinché saldasse un debito pari a 25mila euro circa contratto per pregressi acquisti di droga, e nei confronti di un imprenditore agricolo per recuperare da quest’ultimo non meglio specificati crediti.

Nel collegio difensivo dell’indagine sulla latitanza di Leonardo “Nino” Abbruzzese, figurano i penalisti Rossana Cribari, Pasquale Marzocchi, Natale Ermenegildo Morrone, Gianfranco Giunta, Matteo Cristiani, Marcello Manna, Enzo Belvedere, Nicoletta Grandinetti, Roberto Tartaro, Ettore Zagarese, Pasquale Di Iacovo, Andrea Sarro e Cesare Badolato. Le difese inizieranno le discussioni il 14 ottobre.