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25/05/2025 ore 12.53
Cronaca

‘Ndrangheta internazionale: partiva da Platì per gli hinterland di Milano e Pavia la cocaina proveniente da Colombia, Panama e Brasile

Nell’ambito dell’operazione Millennium gli inquirenti hanno ricostruiscono come la droga scaricata al porto di Gioia Tauro raggiungeva la Lombardia. Ingenti quantità gestite dalla cosca Barbaro-Castani nel paese della Locride e poi smerciate nelle piazze del Nord

di Anna Foti

«Giunta a Platì, nella Locride, la droga veniva immessa soprattutto nell'hinterland Milanese e in quello Pavese. L'organizzazione si avvaleva di soggetti originari di Platì e lì stanziali per lo smercio presso le piazze di spaccio. E questo potrebbe ricollegarsi proprio a una delle caratteristiche peculiari di quelle che sono le 'ndrine, cioè la presenza di forti legami di parentele tra i soggetti che le costituiscono».

Così il comandante del gruppo carabinieri di Locri, il tenente colonnello Gianmarco Pugliese, ha descritto il ruolo di primo piano della cosca Barbaro -Castani nella gestione degli ingenti carichi di cocaina arrivati nel porto di Gioia Tauro da Colombia, Brasile e Panama. Lo ha fatto in occasione della recente conferenza stampa relativa alla maxi operazione Millennium, eseguita in diverse città d'Italia dall'Arma con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria.

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Questo spaccato si concentra sulla Locride ma il dominio della 'ndrangheta nel settore è totale e indiscusso. Non si avvale solo del locale di Platì e non governa solo le piazze del Milanese e del Pavese, come si evince da quanto scritto dagli inquirenti nell'ordinanza.

«(...) questa struttura, gerarchizzata e con una precisa suddivisione di ruoli (finanziatori, trasportatori, broker, "segretari"), è dotata di stabili canali di approvvigionamento dal Sud America e dalla Spagna. Altrettanti stabili canali di commercializzazione e rivendita delle sostanze nelle piazze di spaccio soprattutto di Roma, Milano, Napoli e Messina, della Puglia, ma anche del Belgio e dell'Olanda».

Un’indagine complessa che, infatti, ha restituito la fotografia nitida di un'organizzazione fortemente gerarchizzata, con compiti e ruoli definiti in occasione di un importante summit tenutosi anni fa in Aspromonte.
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