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02/07/2025 ore 06.30
Cronaca

‘Ndrangheta stragista, il processo riparte dopo l’annullamento degli ergastoli a Filippone e Graviano

Dopo lo stop della Suprema Corte, si riprende oggi in aula a Reggio Calabria. Il procedimento, che ha scoperchiato gli intrecci tra mafia e Stato, torna al centro del dibattito giudiziario e civile come uno dei più emblematici della storia criminale italiana

di Elisa Barresi

È di nuovo tempo di verità, o almeno di ricerca della verità. Torna oggi in aula a Reggio Calabria il processo ‘Ndrangheta stragista, uno dei procedimenti giudiziari più complessi e significativi nella storia delle mafie italiane, che ha avuto come protagonisti due nomi pesantissimi: Giuseppe Graviano, boss di Brancaccio già condannato per le stragi continentali, e Rocco Santo Filippone, vertice della ‘Ndrangheta reggina. Il processo, nato per far luce sugli attentati ai carabinieri tra il 1993 e il 1994, si era concluso con la condanna all’ergastolo dei due imputati, ritenuti mandanti degli agguati costati la vita agli appuntati Fava e Garofalo a Scilla, nel gennaio 1994. Un disegno stragista che, secondo l’accusa, si inseriva nella più ampia trattativa tra pezzi delle istituzioni e le mafie nel tentativo di fermare l’offensiva giudiziaria seguita alle stragi di Capaci e via D’Amelio.

La ’Ndrangheta partecipò alle stragi ma per la Cassazione le sentenze sono andate fuori tema su Servizi, massoneria e politica

Ma la Corte di Cassazione, con una sentenza che ha fatto rumore, ha annullato con rinvio la condanna, evidenziando la necessità di una nuova valutazione su punti cruciali dell’impianto accusatorio. Un colpo durissimo alla narrazione consolidata e un riavvio del dibattimento che riporta sotto i riflettori la stagione del terrore che saldò ‘Ndrangheta, Cosa Nostra e poteri oscuri.

Il processo ‘Ndrangheta stragista ha avuto il merito, già in primo grado, di aprire uno squarcio nella comprensione del ruolo giocato dalla mafia calabrese nelle strategie stragiste che sembravano appannaggio esclusivo della mafia siciliana. E ha dato voce a collaboratori come Nino Fiume e Consolato Villani, che hanno descritto gli incontri tra le cosche reggine e i corleonesi in quel delicato passaggio storico.
Una stagione nera, fatta di sangue, bombe, messaggi trasversali e trattative inconfessabili. Ma anche una stagione che ancora oggi chiede giustizia. L’annullamento della Cassazione riapre interrogativi antichi e attuali: chi ha voluto quelle stragi? Chi doveva fermarle e non l’ha fatto? Quanto lo Stato ha dialogato con le mafie, e a quale prezzo?

Oggi il processo ricomincia. E con esso, la speranza che il buio degli anni ’90 possa essere rischiarato dalla luce di una verità giudiziaria piena, limpida e definitiva.