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23/10/2025 ore 14.22
Cronaca

«Nostro padre ucciso da un intervento inutile all’intestino»: inchiesta sulla morte di un paziente al Pugliese di Catanzaro

Dopo la Tac, i medici avrebbero individuato una perforazione intestinale e deciso di operare d’urgenza. Ma i chirurghi non trovano nulla e ora i familiari dell’uomo deceduto l’8 ottobre vogliono vederci chiaro

di Redazione Cronaca

Sarà la Procura della Repubblica a fare luce sulla morte di un uomo di Catanzaro deceduto lo scorso 8 ottobre all'ospedale Pugliese del capoluogo calabrese, dove alcuni giorni prima era stato sottoposto ad un intervento chirurgico all'addome del quale non ci sarebbe stato bisogno. A denunciare la vicenda sono i figli del paziente deceduto che, tramite l'avvocato Francesco Pitaro, hanno depositato una querela alla Procura della Repubblica di Catanzaro chiedendo che sull'improvvisa e inaspettata morte del loro congiunto siano svolte indagini per accertare «le responsabilità dei soggetti che a causa della loro condotta illegale ed illecita e contra ius e negligente e imperita hanno determinato la morte» dell'uomo.

Guglielmo, questo il nome del paziente deceduto, è stato sottoposto a intervento chirurgico all'ospedale Pugliese per la sospetta perforazione dell'intestino che in realtà non ci sarebbe mai stata. Secondo la ricostruzione fornita dai figli, lo scorso 22 settembre l'uomo si era recato al pronto soccorso del Pugliese dopo aver accusato un malore, quindi ricoverato nel reparto di medicina d'urgenza; il giorno successivo, perdurando il malore, era stato sottoposto a una Tac che aveva riscontrato la perforazione dell'intestino, patologia «comunicata a voce ai congiunti».

Lo stesso giorno, quindi, Guglielmo era stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza presso il nosocomio catanzarese. Al termine dell'intervento, tuttavia, la chirurga aveva comunicato ai figli di non aver riscontrato alcuna perforazione dell'intestino e che «l'addome e' libero e asciutto» e non vi era «versamento nell'addome». Un intervento chirurgico, insomma, «di cui non vi era alcuna necessità, non essendo stata accertata alcuna perforazione» è scritto nella querela. Guglielmo, quindi, era rimasto ricoverato nel reparto chirurgia del Pugliese ma nei giorni successivi le sue condizioni erano andate via via degenerando tanto che l'8 ottobre scorso è deceduto.

Con la querela depositata alla Procura di Catanzaro, i figli hanno chiesto l'acquisizione della cartella clinica invitando gli organi inquirenti a svolgere «le dovute indagini sui fatti esposti e sulla morte del povero papà Guglielmo accertando le responsabilità dei soggetti coinvolti e le loro condotte antigiuridiche e illecite e imperite e negligenti».