Omicidio Bellocco, la famiglia si costituisce parte civile nel processo contro Beretta
L’udienza è fissata per il prossimo 27 maggio. Il capo ultras dell’Inter ha ucciso il ragazzo originario di Rosarno lo scorso 4 settembre fuori da una palestra a Cernusco sul Naviglio per questioni di potere all’interno della Curva
di Redazione Cronaca
Hanno deciso di costituirsi parti civili i familiari di Antonio Bellocco, l'esponente dell'omonimo clan della 'ndrangheta e che era nel direttivo della curva Nord interista, ucciso a coltellate lo scorso 4 settembre fuori da una palestra a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, da Andrea Beretta, ex capo ultrà nerazzurro, diventato poi anche collaboratore di giustizia nell'inchiesta dei pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra sulle curve di San Siro.
’Ndrangheta a San Siro, verso la richiesta di processo per 11 persone: c’è anche il filone sul delitto Bellocco – NOMIIn particolare, i familiari di Bellocco, assistiti dall'avvocato ed ex pm Antonio Ingroia, entreranno come parti civili, per chiedere i danni, nel processo abbreviato sull'omicidio. Omicidio che Beretta ha commesso, stando al suo racconto, perché temeva di essere fatto fuori da Bellocco, il quale, a suo dire, aveva allargato le sue pretese sugli affari della Nord.
Il processo sull'omicidio Bellocco è solo uno dei tanti filoni dell'inchiesta che sono davanti alla gup di Milano Rossana Mongiardo, come quello seguito agli arresti per associazione per delinquere di capi curva e sodali del 30 settembre. Prossima udienza fissata per il 27 marzo.