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20/08/2020 ore 16.55
Cronaca

Ormeggi abusivi, la Guardia costiera sgombra area da 2600 mq nel Reggino

L’operazione che si inserisce nell’ambito della campagna nazionale Mare Sicuro 2020

di Redazione

Liberata un’area pari a 2600 metri quadrati occupata da sistemi d’ormeggio abusivi. In questi giorni, infatti, i militari della guardia costiera di Reggio Calabria insieme ai sommozzatori del nucleo operatori subacquei guardia costiera di Messina, stanno conducendo un’operazione di prevenzione e contrasto al diffuso fenomeno dei gavitelli abusivi posizionati lungo l’intero litorale reggino.

 

L’operazione che si inserisce nella serie di controlli finalizzati a rendere più sicuro l’ambiente mare, nell’ambito della campagna nazionale Mare Sicuro 2020, è stata preceduta da una propedeutica attività di posizionamento di diffide su tutte le imbarcazioni, illegittimamente collocate, in forma stabile, sui gavitelli d'ormeggio presenti. In ottemperanza alle diffide apposte, si è quindi proceduto coattivamente a rimuovere e rendere completamente inutilizzabili, circa 20 sistemi d’ormeggio, costituiti da vari materiali (cemento, pietre, cordami, ferro e gavitelli), per una superficie pari a circa 2600 mq, con conseguente sequestro penale degli stessi.

 

Con l’occasione sono state rimosse attrezzatura da pesca e spezzoni di reti rinvenute sui fondali ispezionati. La collocazione delle boe d’ormeggio lungo la fascia costiera in assenza del previsto titolo di concessione demaniale, spesso a pochi metri dalla battigia, oltre a deturpare l’ambiente marino, rappresenta un pericolo per la sicurezza della navigazione a causa dell’assenza di idonee segnalazioni e impedisce, al contempo, la libera e sicura fruizione da parte dei bagnanti della fascia di mare riservata alla balneazione.