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05/07/2025 ore 13.53
Cronaca

Perquisizioni in Regione, indagato anche Alfonso Grillo: l’intercettazione con Daffinà inguaia il commissario del Parco delle Serre

Il sub commissario per la depurazione lo avrebbe rassicurato riguardo a una nuova proroga dell’incarico assegnato dalla giunta regionale. L’ipotesi di reato è corruzione in concorso. L’avvocato: «Conversazione banale, chiariremo tutto»

di Luana Costa e Giuseppe Baglivo

C’è anche Alfonsino Grillo, 58 anni, originario di Gerocarne (paese in cui è stato anche sindaco), ma residente a Vibo Valentia, tra gli indagati della nuova inchiesta della Procura di Catanzaro che ha messo nel mirino diversi dipartimenti della Regione Calabria. Attualmente Alfonsino Grillo ricopre l’incarico di commissario straordinario del Parco naturale regionale delle Serre.

Blitz alla Regione, Grillo indagato per corruzione in concorso

L’ipotesi di reato contestata dagli inquirenti è quella di corruzione in concorso con Antonino Daffinà, sub commissario nazionale alla depurazione, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Vibo, esponente di primo piano a Vibo Valentia di Forza Italia e vicinissimo al presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Anche Daffinà è indagato nella medesima inchiesta per le ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta e gli sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza due computer: uno nell’ufficio romano, l’altro nell’ufficio di Catanzaro.

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Accertamenti su una telefonata con Daffinà

Ad Alfonsino Grillo, gli investigatori della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura di Catanzaro, hanno notificato un decreto di sequestro e perquisizione. Oggetto degli accertamenti e degli approfondimenti investigativi è in particolare una telefonata (intercettata) intercorsa tra il commissario del Parco delle Serre e Antonino Daffinà, in cui quest’ultimo avrebbe rassicurato Alfonsino Grillo sull’imminente proroga del suo incarico da commissario nell’ente dipendente dalla Regione Calabria.

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Le proroghe per la nomina al Parco delle Serre

L’ultima proroga di Alfonsino Grillo a commissario del Parco naturale regionale delle Serre è avvenuta il 10 aprile scorso. In precedenza altra proroga si era registrata nell’ottobre del 2022. La Giunta regionale da quasi sei anni non nomina il presidente dell’ente, ma proroga di volta in volta il commissariamento del Parco delle Serre nominando Alfonsino Grillo (esponente di Forza Italia e già consigliere regionale eletto nel 2010 con la lista “Scopelliti presidente” ed ex coordinatore provinciale di Ncd).

Grillo, inoltre, risulta imputato nell’inchiesta "Rimborsopoli” per la quale la Procura di Reggio Calabria ha chiesto la condanna a 4 anni e 3 mesi essendo accusato del reato di peculato sui rimborsi ritenuti illegittimi quale componente del Consiglio regionale (per la stessa vicenda è già stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento della somma di 50mila euro a titolo di danno erariale).

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L’avvocato di Grillo: «Chiariremo tutto»

Sull’inchiesta della Procura di Catanzaro – che ha portato al sequestro del telefonino in uso ad Alfonsino Grillo – il suo legale di fiducia, l’avvocato Domenico Ioppolo da noi contattato, ha dichiarato: «La contestazione riguarda un solo episodio, una telefonata dai contenuti anche piuttosto banali. Chiariremo ogni circostanza dal momento che il mio assistito chiederà di essere sentito al più presto dal pubblico ministero».