Prestiti non autorizzati ai clienti ludopatici, nei guai due centri scommesse nel Crotonese
A Isola Capo Rizzuto e Strongoli la Polizia ha scoperto un giro di concessione arbitraria di denaro. Le indagini continuano per individuare eventuali minacce o attività di usura
Negli ultimi giorni la Polizia di Stato ha chiuso due centri di scommesse nel Crotonese (in un caso la licenza è stata revocata, nell’altro si tratta di una sospensione temporanea): operazioni che confermano l’efficacia del controllo del territorio e l’attenzione costante alla tutela dei cittadini. Le attività, disposte dal Questore di Crotone Renato Panvino, erano mirate al contrasto del gioco e delle scommesse illegali, spesso terreno fertile per prestiti irregolari con tassi usurari destinati a clienti afflitti da dipendenze legate al gioco.
Gli agenti hanno individuato pratiche illecite nascoste dietro le attività di raccolta delle scommesse. Le due operazioni, condotte dalla Squadra Amministrativa, hanno infatti permesso di accertare che in alcuni esercizi venivano concessi prestiti in denaro ai clienti abituali per consentire loro di continuare a scommettere.
Secondo quanto ricostruito, gli esercenti anticipavano somme sulla base di accordi informali, dando vita a un vero e proprio circuito di credito parallelo e non autorizzato. Sono in corso ulteriori verifiche per accertare l’eventuale utilizzo di minacce, pressioni o l’applicazione di interessi usurari, mentre è già stata contestata la concessione arbitraria di denaro.
Durante i controlli, gli investigatori hanno raccolto documenti, testimonianze e riscontri contabili utili a delineare il sistema dei prestiti non autorizzati. Gli accertamenti proseguono per definire eventuali responsabilità penali. Le attività attenzionate si trovano una a Isola di Capo Rizzuto e l’altra in località Strongoli: per uno dei centri è stata disposta la revoca della licenza, per l’altro una sospensione temporanea.